Roma, Garcia si arrende: Il campionato è chiuso

Game over, lo scudetto è andato. E’ stato l’ultimo ad arrendersi Rudi Garcia che fino a che è stato possibile ha provato ad alimentare le speranze della Roma per il tricolore ma ora anche il tecnico francese deve alzare bandiera bianca. Era stato chiaro la settimana scorsa: se la Juve non vince col Sassuolo siamo in gioco, altrimenti la storia è finita. La Juventus col Sassuolo ci ha vinto ed ecco che Garcia, alla vigilia della gara della Roma col Catania, tiene fede alle sue parole: “Per me il campionato è chiuso, non cambia niente il nostro risultato. Andiamo a Catania per vincere e per allungare la striscia, vogliamo giocare bene e dare tutto. Complimenti alla Juve, alla società e ai giocatori; ma se ha fatto questo risultato da record è anche merito nostro, che abbiamo spinto tanto dietro”. Non è più tempo di polemiche, Garcia non ha voglia di continuare il botta e risposta a distanza con Conte tra accuse di provincialismo e ripicche: “Io suono la campanella delle ricreazione, basta giocare nel cortile della scuola per queste cose. Noi abbiamo fatto 9 vittorie di fila e domani voglio ottenere la decima, sarà difficile ma la nostra squadra ha sempre fame. Un professionista si vede anche quando non c'è più un obiettivo di classifica”. Si pensa dunque al futuro, per la Champions occorrerà una Roma più competitiva: “Noi faremo di tutto per rappresentare l'Italia con voglia e con onore, facendo in modo di vincere più partite possibili anche per il ranking Uefa. Nel calcio italiano impar ogni giorno. Bisogna conoscere non solo la gente ma anche le società. Ho iniziato quest'anno e il prossimo sarà ancora importante. Per avere una quadro generale del calcio italiano serve ancora un po' di tempo. Se temo ricadute l’anno prossimo? Io non temo niente, quando un allenatore vince è sempre più facile avere un ambiente positivo, la qualità di una rosa e di un allenatore serve per uscire velocemente dai momenti difficili, lo abbiamo fatto sia in campionato che in Coppa Italia, abbiamo vinto e fatto grandi cose, strisce di vittorie, questo mi aspetto dal gruppo e non ho dubbi su di loro, c'è il carattere, anche nello staff, dobbiamo seguire questa strada. Il titolo morale che ritengo è di aver visto i nostri tifosi ritrovare l'orgoglio per questi colori. Vuol dire che abbiamo giocato bene e soprattutto che abbiamo dato tutto sul campo; questa è la cosa che mi è piaciuta di più. L'anno prossimo sarà ancora più pesante se non avremo una rosa più ampia”.

Stefano Grandi