20/11/2014 19:05
Via libera alla riforma Tavecchio. Approvate in Figc le nuove norme su extracomunitari, giovani e sul fair play finanziario interno. Si cambia, dunque. Con delle novità sostanziali rispetto al passato, anche recente. Salgono a 40, anzitutto, gli arrivi di extracomunitari in serie A con la fine dell'escamotage di tesserare un giovane per girarlo all'estero e liberare un posto visto che, ora, una squadra italiana può acquistare un extracomunitario "di curriculum" senza doverne cedere un altro. Via libera anche al limite di 25 calciatori per squadra - ma le componenti tecniche, calciatori e allenatori, hanno votato contro - e al fair play finanziario interno. Queste le norme contenute nel comunicato ufficiale della Figc:
1) Rose delle squadre di Serie A a 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati, libero tesseramento degli Under 21 (la stragrande maggioranza è italiana). 2) Riforma dei cosiddetti giovani di serie; il giovane extracomunitario al primo tesseramento deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni (tali calciatori non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario); 3) La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni (dal 2012).
Intanto però la Federcalcio "scopre" un buco di 20 milioni di euro in bilancio. "Quando mai ad un'azienda al mondo gli togli a ottobre 25 milioni di ricavi?", si lamenta Tavecchio parlando del Coni. "Cosa deve fare l'amministratore in quel caso? Questo è il tema dominante, il resto sono panzane. Il calcio non può essere soggetto vilipeso ogni volta, noi fatturiamo 6 miliardi all'anno per il Paese ma non possiamo essere il pozzo di San Patrizio, dove si mettono dentro le mani e si tirano fuori i soldi. Alla fine ci attesteremo su una perdita di 10 milioni. Il buco è di 20 milioni ma abbiamo da recuperare attraverso le cessioni che il Coni farà, alla fine recupereremo 10 milioni. Con sacrifici immani riusciremo ad anticipare fondi che scadranno nel 2015-16, poi faremo un discorso molto semplice con la pregiudiziale che nel 2016 non potrà più essere così. Non possiamo più permetterci di stare nei riparti del Coni con queste percentuali".