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Reggina, papà di Leone racconta la sua odissea: Daniel sta meglio

12/01/2015 10:50

Reggina, papà di Leone racconta la sua odissea: Daniel sta meglio |  Sport e Vai

“Il regalo più bello lo stiamo ancora aspettando, ma per il momento a Natale Daniel è riuscito a strapparmi un Iphone 6, ora speriamo che il Signore ci faccia un altro dono”. Daniel è Daniel Leone, il 21enne portiere di riserva della Reggina che ad ottobre è stato operato per un tumore al cervello, chi parla è il padre Michele che da quel giorno ha visto cambiare la sua vita ma che non ha mai smesso di sperare. E il dono che tutti aspettano è la guarigione definitiva per quel brutto male da debellare per sempre. Daniel Leone è napoletano, i genitori sono di Pietramelara e Riardo, una terra che ha già sfornato portieri a cinque stelle come Raffaele Di Fusco, e che da quel giorno d’ottobre ha il fiato sospeso per la salute di questa promessa del calcio italiano. “La Reggina punta molto su di lui – rivela il padre – ora vediamo che succederà ma tutti vogliono bene a Daniel, è un ragazzo d’oro e non lo dico perché è mio figlio”. Un passo indietro a quei giorni d’angoscia: Leone doveva andare in panchina nella gara di Lega Pro contro il Matera ma continuava ad accusare forti mal di testa. Il primo ad accorgersi di qualcosa di strano è stato il medico sociale reggino, Pasquale Favasuli, che ha chiesto degli accertamenti in ospedale e una tac (Dobbiamo ringraziarlo, se il problema è stato preso in tempo è merito suo che è stato il primo ad accorgersi della gravità della cosa”). L’esito degli esami è stato drammatico: c’è un tumore al cervello, bisogna operare d’urgenza. L’intervento riesce, Leone va a curarsi a Milano per la chemioterapia e le radio, il padre racconta: “Il primo step è andato alla grande, il ragazzo ha reagito benissimo. Pensate che cinque giorni dopo l’operazione era già in piedi. Ora ci vuole la mano del Signore. Abbiamo passato tutti i giorni delle feste a Milano, ora siamo di nuovo giù ma lui dovrà tornare ogni tanto a Milano per altri cicli di cure”. La notizia però è che da mercoledì Leone può tornare ad allenarsi: “I medici hanno dato l’ok, chiaramente con cautela ma da mercoledì mio figlio sarà di nuovo in campo a sudare con la Reggina, un primo passo verso il completo recupero. Non posso neanche immaginare che emozione sarà quando tornerà a giocare, anche solo per pochi minuti. Sarà difficile trattenere le lacrime. Lui fa una vita regolare, l’intervento è perfettamente riuscito ed è stata eliminata tutta la massa tumorale. Anche psicologicamente Daniel è una roccia, è lui che dà forza a noi”. La solidarietà alla famiglia Leone è arrivata e continua ad arrivare da ogni dove, da Pietramelara a Riardo, da Reggio Calabria a Pontedera dove giocava l’anno scorso: “Ci sono stati tutti vicini e li ringraziamo, ora speriamo che il peggio sia alle spalle, preghiamo perché tutto proceda per il meglio”. Leone di nome e di fatto, Daniel è pronto a rimettersi i guanti. Per parare anche contro il nemico più subdolo.

Fabrizio Piccolo


Tags: Reggina tumore matera leone pietramelara riardo

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