30/11/2020 15:11
Inter, non si vive di ricordi. Questo il messaggio che prova a lanciare Andrea Ranocchia alla vigilia della delicata sfida di Champions col Borussia Dortmund. Il difensore, intervenuto in conferenza, non si riferisce però a compagni o allenatore ma parla ai tifosi e alla critica, ricordando come l'obbligo di vincere per una squadra che da dieci anni rimane all'asciutto, è un esercizio sbagliato
Nel 2010 l'Inter era abituata a vincere, ma ora sono passati dieci anni di non vittorie e quindi c'è da pensare che va cambiato il modo di ragionare da parte dei media che attaccano molto giocatori e allenatore.
Tra i giocatori attaccati (per la verità anche dallo stesso Conte) c'è Hakimi che Ranocchia invece difende
Adesso attaccate Hakimi, che però viene da un campionato diverso e deve ambientarsi. Ha qualità ma ogni giorno vedo caso Hakimi, ed è sbagliato. Nelle grandi squadre i giocatori non hanno tempo, ma spesso i giudizi e i pregiudizi sono affrettati, le cose vanno viste nel modo giusto, spero che anche da parte dei media ci sia più razionalità
Tra le ragioni dei tanti alti e bassi dell'Inter Ranocchia ne trova una in particolare
Quest'anno, con tutte le difficoltà del caso perché abbiamo finito il campionato il 21 agosto e il 26-27 agosto molti giocatori sono andati in Nazionale e hanno fatto tantissime partite, stiamo vivendo un periodo di grande crescita. Tra mille difficoltà siamo ancora in corsa per la qualificazione agli ottavi, possiamo ancora pensare di passare il turno e questo deve essere il nostro obiettivo nelle ultime due gare. In campionato siamo lassù, All'Inter quando le cose vanno bene si cerca sempre di buttarla giù e vedere gli aspetti negativi; quando invece le cose vanno male sembra tutto da buttare. Invece non è così,