Sport E Vai  Sport e Vai
Martedì 16 Aprile 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Ramaccioni: I miei 80 anni col Milan tra vittorie e dolori

15/01/2019 11:30

Ramaccioni: I miei 80 anni col Milan tra vittorie e dolori |  Sport e Vai

Una vita col Milan. Silvano Ramaccioni è rimasto 32 anni sulla panchina del rossoneri vincendo cinque Champions e festeggia 80 anni raccontandosi alla Gazzetta: «Sono tifoso del Milan da sempre e quindi sono stato doppiamente fortunato a vivere tanti successi. Se devo sceglierne uno, dico la Champions del 1994, del 4-0 al Barcellona. Loro avevano già prenotato la sala per festeggiare, ma noi avevamo una carica incredibile. Prima della partita Desailly aveva una carta velina sul palmo della mano, che si accartocciò da sola per la tensione. Fu il capolavoro di Capello, re della scaramanzia. Un giorno, a Pechino, persi la penna d' oro con cui avevo scritto le formazioni dei tre campionati vinti e lui si arrabbiò tantissimo perché, malgrado la mia ricerca con Galbiati, Balestra e Negrisolo, non la ritrovai. Guarda caso nel campionato successivo non vincemmo più, ricordo anche Zaccheroni che vinse lo scudetto al primo colpo e Tabarez, ottimo allenatore che non meritava di andar via. Stesso discorso per Allegri. Il suo esonero e la cessione di Pirlo sono stati l' inizio della fine». L'ex team manager non è sorpreso dal declino del Milan: «Lo temevo e infatti, quando incominciarono le trattative per la cessione, scrissi a Galliani dicendogli che avrei preferito la B con proprietà italiana, piuttosto che una Champions coi cinesi. Galliani, però, mi rispose che il presidente era stanco. Il Milan di oggi? Prima avrei scommesso sul quarto posto. Ora è più difficile, ma spero ancora e il fatto di non giocare più in Europa può essere un vantaggio». Dopo un pensiero sul caso Higuain («Il peggio che potesse accadere adesso. Se è nato da Higuain, vuol dire che non era maturo per il Milan, ma in ogni caso sono d' accordo con Leonardo») Ramaccioni rivela di non seguire più tutto come prima: «Il calcio lo vedo poco. Ringrazio Leonardo e Maldini, perché mi hanno dato due tessere per la tribuna che mi erano state tolte. A S.Siro, però, sono andato soltanto per Milan-Roma e all' intervallo sono uscito. Dopo 50 anni in panchina non riuscivo a guardare la partita dall' alto. Non vedrò neanche Juve-Milan, ma mando un grande "in bocca al lupo" a Gattuso. In fondo basterebbe vincere ai rigori come l' ultima volta, anche se la gara più importante sarà a Genova in campionato.  Questa Juve è troppo forte, quando va in vantaggio non la riprende nessuno, come il Milan di Capello. Quel Milan, però, e anche quello di Sacchi erano molto più forti di questa Juve, con giocatori migliori».

 


Tags: milan capello berlusconi

Articoli Correlati