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Rafinha: Nel mio cuore ci sarà sempre spazio per l'Inter

03/11/2018 09:55

Rafinha: Nel mio cuore ci sarà sempre spazio per l'Inter |  Sport e Vai

"Dovesse ripresentarsi l’opportunità di tornare all'Inter? Non mi piace ragionare con i se. Ho vissuto una grande esperienza e nel mio cuore ci sarà sempre uno spazio per l’Inter. Rispetto moltissimo Zhang, all’inizio mi ha sorpreso ma ci metti poco a capirne l’intelligenza, la saggezza e la serietà. I nerazzurri non sono così lontani dalla Juve oggi, il progetto è ottimo”. Rafinha si confessa al Corriere dello Sport. Il trequartista del Barcellona non ha dimenticato il suo passato nerazzurro e rivela: “Quando ho segnato nella partita di andata ho sentito una grande gioia dentro di me, ma al contempo mi è venuto naturale non festeggiarlo per rispetto verso i miei ex compagni. L’episodio con la bottiglietta di Handanovič? È stato spontaneo. Non ci fosse stata un’amicizia con Samir non avrei mai potuto chiedergli di passarmi l’acqua. Quella sera è stato tutto molto speciale e al contempo strano. Pochi mesi prima lottavo fianco a fianco con dei compagni fantastici e ora me li ritrovavo di fronte come avversari. È stato emozionante". Il rimpianto per non essere rimasto c'è ancora: "Se tutto fosse andato come pensavo, le cose potevano essere diverse, ma non è stato così e ora sono molto felice e motivato di essere qui. Ho ricevuto tanto affetto dai tifosi dell’Inter e li ringrazio tantissimo. Mi sono sentito appoggiato fin dall’inizio. Mi sono rimasti nel cuore. Io ero convinto che sarei rimasto ma non è stato così. Hanno preferito altri giocatori e non resta che andare avanti. L’affetto e la riconoscenza che provo per l’Inter nasce dal fatto che mi hanno accolto dopo nove mesi di inattività. Quando sono arrivato non avevo molti minuti nelle gambe. Sono stati bravissimi nella gestione della mia convalescenza. Mi hanno lanciato poco a poco. La mia urgenza era recuperare le migliori sensazioni prima possibile. L’idea, comunque, era di un lungo progetto lì. Non c’è stato un momento preciso in cui mi sono reso conto che non sarebbe stato così. Passavano le settimane e mi rendevo conto che stavano mettendo sotto contratto altri giocatori. Spalletti? Quando dico che è stato diretto mi riferisco a suo modo di allenare, dirigere il gruppo. Del mio futuro in Italia non ho parlato con lui". Poi un consiglio particolare: "La Serie A ha fatto un salto di qualità e la consiglierei anche mio fratello, sia per il calcio che per lo stile di vita. Milano è una città meravigliosa, io vivevo nel quartiere CityLife, mi sono trasferito insieme al mio migliore amico, il mio fisioterapista e il mio preparatore fisico. Abbiamo formato una piccola famiglia. Ci siamo innamorati dei Navigli. Lì ho ritrovati Icardi, andavamo a scuola insieme e abbiamo la stessa età. Io ero un po’ più bravo sui libri... in campo invece lui è sempre stato così, pazzesco".

 


Tags: rafinha inter Icardi

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