Rabiot: Ecco perchè ho scelto la Juve e dove mi piace giocare

I consigli di Buffon, la voglia di Champions, il blasone della Juve. Si possono sintetizzare così i motivi che hanno spinto Rabiot a scegliere la Juve tra tante pretendenti. Il francese si è presentato oggi e ha parlato di tutto, partendo dalla decisione di dire sì alla Vecchia Signora: "Buffon l''anno scorso mi ha dato molti consigli e mi ha parlato molto della Juve. Secondo me era la persona giusta per darmi giustio. E' una persona importante anche a livello personale, ha avuto un ruolo nella mia decisione. Mi ha detto un sacco di cose interessanti, soprattutto che se volevo andare oltre nelle mia carriera e fare uno scatto in avanti sicuramente una stagione o due alla Juventus era il modo migliore per farlo, perché avevano un valore più grande che in un altro club. Ho apprezzato molto questo consiglio e lo ascolto tanto. Ci sono tante ragioni per cui ho scelto di venire qui, ma sicuramente quello che ha detto Gigi ha avuto un peso. Con Sarri non ho ancora parlato ma le persone che ho incontrato finora in Juventus mi hanno fatto tutte una buona impressione. Secondo me lui rispecchia la società, visto che lo ha scelto. Sono a sua disposizione". Il sì è arrivato con una trattativa lampo: "Tutto molto rapido, non abbiamo avuto grossi problemi nel trovare l'accordo. Spero di poter portare anche io il mio contributo nella storia di questo club". Sulla sua collocazione in campo e sul numero di maglia dice: " La mia posizione preferita, penso la sappiate, è mezz'ala sinistra, poi chiaramente posso giocare anche a due, nella scorsa stagione al PSG ho giocato parecchio in questa posizione. Sono disponibile, mi adatto, ma quella è la mia posizione preferita se siamo in te. Per quanto riguarda il numero della maglia è sempre il 25". Ha scelto la Juve anche per puntare alla Champions League:  "Sicuramente è un gradino sopra al PSG, ecco mi ha ispirato molto". Inevitabile parlare del ruolo della madre: " Diciamo che nelle relazioni sportive è il mio agente, quindi ovvio abbia un ruolo importante. Mi aiuta molto nel modo in cui gli agenti aiutano i propri giocatori. Poi per tutto quello che riguarda le relazioni madre/figlio sono chiaramente un'altra cosa, però posso dire che la nostra relazione nel mondo del calcio è ovvio che lei conti, perché è il mio agente, mi accompagna e mi sta vicino. Lavoriamo bene insieme, quindi ovvio che sia una relazione importante".