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Rabbia Di Canio: Sky ipocrita, non vuol chiarire con me

24/09/2016 09:13

Rabbia Di Canio: Sky ipocrita, non vuol chiarire con me |  Sport e Vai

Di Canio Sky ipocrita

Dopo il lungo silenzio, l'attacco. Paolo Di Canio dice la sua dopo la clamorosa sospensione decisa alcuni giorni fa dai vertici di Sky, che avevano scoperto - dopo che aveva mostrato un tatuaggio con la scritta "Dux" in diretta - ciò che milioni di tifosi e appassionati di calcio sapevano da anni: che avesse cioè simpatie di destra. Per "quella" destra. Come sempre, le parole dell'ex laziale non sono banali. Anzi, ci va giù pesante Di Canio: "Sky ipocrita", fa intendere senza mezzi termini.

Di Canio, Sky ipocrita: il comunicato 

"Non posso rimanere in silenzio - comincia il comunicato diffuso dall'ex calciatore ed allenatore, ora anchorman televisivo - Ho atteso fino ad oggi che l’azienda si rendesse disponibile a chiarire assieme a me i contorni, semplicissimi, dello spiacevole inconveniente, così che potessi riprendere il mio lavoro come ritengo che fosse sacrosanto; ma niente. A fronte di un invito formale inoltrato dal mio avvocato Gabriele Bordoni, mi è stato comunicato che, almeno per ora, è impensabile che possa rientrare nel palinsesto”. La descrizione della vicenda non si ferma qui. Ecco il passaggio in cui Di Canio, di fatto, definisce Sky ipocrita: “Quello che più mi indigna è l’ipocrisia di chi ancora finge di scoprire soltanto ora il mio modo di essere e certe mie idee, viceversa arcinote da sempre”. Quindi il chiarimento sull'episodio incriminato: "Si è trattata di una banale svista da parte di chi ha pubblicato per conto di Sky una mia foto (scattata da un collaboratore dell’emittente, in un momento di pausa, alcune ore prima dell’avvio della diretta), senza notare che la stessa mi mostrava con il bicipite scoperto e con quel tatuaggio visibile”.

Di Canio, Sky ipocrita: i precedenti

Per l'ex laziale, insomma, non è stata altro che “una semplice disattenzione certamente a me non imputabile, ma che non poteva in alcun caso comportare per me, incolpevole, l’allontanamento dal mio lavoro. Mi auguravo che intervenisse in fretta un chiarimento pubblico e congiunto al riguardo. Era il modo più giusto e trasparente per spiegare quanto occorso e superare questa incresciosa situazione, rimettendomi al più presto nelle condizioni di lavorare senza subire ulteriormente un oscuramento che appare all’evidenza ingiusto e mortificante della mia persona”. Eppure non è la prima volta che Di Canio si ritrova nell'occhio del ciclone. Già nel 2013, da allenatore del Sunderland, rispose così alla domanda di un giornalista se fosse fascista: “Non devo rispondere su nulla perché qui non siamo in Parlamento, ma ci occupiamo di calcio”. Pochi mesi prima, Di Canio si ritrovò coinvolto in una rissa con i tifosi del Southampton. Anche se le polemiche più roventi furono quelle del gennaio 2005, quando fece il saluto romano alla curva laziale dopo un derby vinto sulla Roma. In quell'occasione l'attaccante se la cavò con una multa. Con Sky non è andata così. Ma Di Canio ha definito Sky ipocrita. 

Rino Dazzo


Tags: Sky comunicato paolo di canio sospensione

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