Psg, Verratti e T.Silva studenti bocciati, solo Sirigu parla bene francese

Per un Sirigu che dopo soli sei mesi al Psg ha già iniziato a parlare correttamente il francese c’è un Verratti che continua ad avere bisogno dell’interprete, così come Thiago Silva mentre Ibra solo da poco ha cominciato a rilasciare interviste nella lingua di Moliere. E’ il quadro che fa Le Parisien dei tanti stranieri del Psg, non tutti dei quali ancora padroni della loro nuova lingua. C’è chi si impegna di più come Maxwell (“è una questione di rispetto per il club, anche se non è facile visto che la maggior parte di noi parla portoghese o italiano”) e chi come Sirigu è stato spinto da motivi extracalcistici ad imparare in fretta (“per sedurre la mia attuale fidanzata dovevo parlare francese”). A scuola ci vanno un po’ tutti, da Alex a Pastore, da Lucas a Van der Wiel. Per Pastore non è però ancora arrivato il momento di fare interviste in francese: “Capisco la lingua ma non sono ancora pronto a parlarla con i giornalisti, temo di essere male interpretato”. Anche Lavezzi sta avendo non pochi problemi e non è in grado di rispondere in francese alle domande (“è difficile”). Ibrahimovic solo di recente ha provato a sostenere conversazioni in francese mentre Thiago Silva ammette: “Inizialmente ero proprio bloccato, la lingua per me era una vera e propria barriera, fingevo di ridere alle battute senza capire niente. Ora le cose vanno meglio, sono il capitano ed è importante per me imparare bene il francese anche se per noi brasiliani è una lingua difficile”. Una svolta in tal senso è stato l’arrivo sulla panchina del Psg di Blanc, che nello spogliatoio parla solo in francese nonostante la maggioranza dei giocatori sia straniera (svedesi, brasiliani, italiani, olandesi, argentini, uruguayani). L’anno scorso Ancelotti in conferenza parlava in francese ma spesso doveva ricorrere all’interprete per spiegarsi meglio. Tra gli studenti più motivati c’è Cavani che ha dichiarato: “Imparare un’altra lingua è una cosa che servirà a me, per la mia vita. Sto studiando ma mi ci vorranno ancora almeno tre mesi”.

Stefano Grandi