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Presidente Coni: Tavecchio potrebbe dimettersi presto

21/08/2014 11:13

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L’inchiesta aperta dall’Uefa sulle frasi razziste e le pressioni da tutte le parti potrebbero spingere il neo-presidente federale Carlo Tavecchio a rassegnare le dimissioni. Lo ha detto il presidente del Coni Malagò in un’intervista al Corriere della Sera: “Sull’inchiesta Uefa avevo ricevuto segnali in questo senso. E non mi sorprenderei se si muovesse la Fifa e sulle prese di posizione dell’Associazione calciatori anche la procura federale. Ho sentito Tavecchio, gli ho parlato, sta preparando la sua difesa, mi è parso sereno, sta lavorando molto. Ma aggiungo che se il neopresidente federale dovesse sentirsi condizionato da certi eventi, tipo quello dell’Uefa, o da altre manovre, da pressioni di parte, corporative, non mi stupirei affatto se facesse un passo indietro e rassegnasse le dimissioni». In un lungo colloquio, prima della sua elezione, Tavecchio mi ha parlato del suo programma, della sua forza elettorale, anche in modo convincente. Aggiungendo che se non fosse stato in grado di operare per il bene del calcio si sarebbe dimesso. Ribadisco, se questi ultimi avvenimenti dovessero condizionare lui e la sua azione, Tavecchio lascerebbe». La gestione del caso-Tavecchio non è stata facile per il Coni: «Dico solo questo: non avrei mai immaginato di ricevere così tante pressioni, interferenze di ogni tipo. E non scendo nei particolari facendo esempi e nomi, ovvio, ma tutti sembravano convinti di essere depositari della verità. Ho ascoltato, educatamente, ma certo non mi faccio condizionare. Mi sono mosso secondo le regole e rispettando spazi e prerogative altrui. Il programma di Tavecchio in buona parte mi soddisfa. Ma deve dimostrare di non essere, mi si permetta questa immagine, un re travicello. Non sarebbe nel suo carattere mantenere una posizione indefinita». Tavecchio ha scelto Fiona May a capo di una commissione contro il razzismo: «Quando Fiona ha chiesto la mia opinione, le ho detto di accettare solo nel caso di un ruolo preciso, operativo». L’ultima riflessione di Malagò è sulla decisione di cambiare le regole sulle squalfiche per discriminazione territoriale: «Una saggia decisione comunicata malissimo, come se adesso si potesse insultare il prossimo a seconda della sua provenienza, che sia Milano, Roma o Napoli. In realtà scatterà una differente sanzione, più mirata, chirurgica e non solo a danno delle società e degli altri tifosi che nulla c’entrano». Stefano Grandi

Tags: coni May Tavecchio malagò

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