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Platini: Var non risolve i problemi, Juve una favola per me

10/10/2020 12:04

Platini: Var non risolve i problemi, Juve una favola per me |  Sport e Vai

"Sono ancora contro la Var, non fa parte della nostra filosofia di gioco, elimina qualche errore ma ne procura altri, non risolve tutti i problemi. Per il gol-non gol e fuorigioco va bene, per il resto no". Da presidente dell'Uefa Michel Platini ha sempre osteggiato la tecnologia del calcio ed anche oggi, come ribadisce al Festival dello sport, non ha cambiato idea. L'ex stella della Juve dice: "Fossi ancora all'Uefa avrei fatto di tutto per far vedere che era un errore, il calcio deve rimanere umano, non è un calcio che mi piace quello deciso dalle telecamere". Platini non ha mai accettato di essere stato fatto fuori: "E' la mia più grande battaglia e la vincerò, non perdonerò quello che hanno detto su di me.  Oggi ho preso il tempo di sfruttare la famiglia, le bambini i nipoti, di viaggiare. E' una vita tranquilla, osservo e guardo le cose come vanno. Di quello che ho fatto io sono rimaste tante cose, come la Nations League e il Financial Fair Play che facemmo per ridurre i debiti dei club e infatti sono scesi. Oggi col Covid sarebbero tutti out senza il FFP".

Platini ricorda il periodo alla Juve

Alla parola Juventus Platini risponde: "E' tanto la Juve, per i tifosi è una fiamma, per me un bellissimo ricordo, sono contento quando vince la Juve perché ci ho giocato. Io ero in un mondo di spettatore in Francia e in Italia sono arrivato in un mondo di tifosi, dove tutti si conoscono. Il calcio per un francese è un altro mondo. Sono arrivato per la volontà di Agnelli, abbiamo vinto, quando sono partito ho detto: sono rimasto 5 anni in ferie e mi hanno anche pagato. Avevamo una squadra fantastica, negli anni 80 c'erano tanti campioni in Italia, l'economia era buona. Non ero antipatico? No, lo sono ora. A Boniek dicevo: tu davanti la porta sei così così, quando arrivi in area aspettami e dalla a me".

Da presidente dell'Uefa avrebbe voluto consegnare la Champions alla Juventus e non è successo: "Nel calcio ci sono campionato e coppe, nel campionato se sei più forte vinci, nelle coppe basta perdere una partita e non vinci". L'Italia non vince in Europa da 10 anni: "E che dire della Francia allora? In passato c'erano tante italiane che arrivavano fino in fondo. Il campionato italiano lo vedo in tv e mi piace, in coppa è diverso eppure l'Atalanta poteva battere il Psg. Io ho sempre pensato che tutti avevano il diritto di partecipare e tutti potevano sognare di vincere".

Platini ha fiducia in Pirlo

Platini parla anche di Pirlo, anche Platini divenne ct un anno dopo aver smesso: "A Pirlo chiederei di vincere, ci ha provato da calciatore e ora ci riproverà da tecnico. Ha un team attorno che lo aiuta, a Pirlo chiediamo di vincere le partite e per farlo non c'è bisogno di diplomi speciali. Io non volevo fare l'allenatore, ho fatto il selezionatore che è diverso. Anche i più famosi allenatori se non hanno grandi giocatori non vincono secondo me. Sono i grandi giocatori che fanno grandi gli allenatori. Difficile gestire Ronaldo? Non so, non penso. Uno che ti fa 30 gol all'anno però lascialo giocare come vuole lui. Per questo dico che un allenatore deve essere soprattutto uno psicologo".


Tags: juventus platini fuorigioco

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