Piquè conferma: Lascio la Spagna ma è una scelta solo mia

PIQUE' SPAGNA SCELTA -

La decisione di lasciare la Nazionale è presa, non cambio idea”. Prima di parlare del big-math di Champions League di domani tra il Barcellona e il Manchester City Piquè torna sullo sfogo di qualche giorno fa e sull'addio alla Spagna che ha fatto molto rumore. Il difensore azulgrana non farà retromarcia. Le polemiche legate al suo ipotetico “tradimento” per aver inaver tagliato le maniche della maglia che indossava in Albania, togliendo così di fatto la striscia gialla e rossa simbolo della bandiera spagnola, quando in realtà aveva usato solo la maglietta a manica larga che non ha i bordini colorati, come del resto aveva fatto anche Ramos, sono state la punta dell'iceberg. Non sono bastate le scuse del direttore di As – che aveva montato la polemica - a far cambiare idea a Piquè. “Non sono stati i giornali o twitter o i tifosi a farmi abbandonare la nazionale, è una scelta mia. Dopo 10 anni penso sia giusto non giocare più con la Spagna dopo i Mondiali, è il momento di lasciare spazio ai giovani”. Il difensore rivela di aver pensato a lasciare già dopo i Mondiali in Brasile del 2014: “Se non sei motivato meglio lasciare, ne parlai anche con De Bosque”.

PIQUE' SPAGNA SCELTA GUARDIOLA - Chiuso il capitolo Spagna si parla di Guardiola e del City: “E' difficile paragonare Guardiola a Luis Enrique, sono due tappe di percorso differenti ma anche ora stiamo vivendo un momento d'oro e speriamo duri a lungo. Guardiola vuol portare a Manchester le nostre stelle? Non mi sorprende, è normale che un club con le capacità economiche del City possa pensare ad acquistare i nostri migliori giocatori. Non vedo perchè Guardiola non possa provarci sol perchè ha fatto parte della nostra famiglia”.

Stefano Grandi