Pioli: Piatek? Non era salvatore della patria prima, non è colpa sua ora

Il tunnel s'è allungato. Se prima si vedeva la luce in fondo, ora è un po' più lontana dopo questo pareggio interno che lascia il Milan nel limbo della classifica. Lo 0-0 col Sassuolo non è stata la maniera migliore per festeggiare i 120 anni di storia del club e lo sa Pioli che spiega in tv: "Potevamo fare qualcosa di più nel primo tempo, con più velocità e precisione. Nel secondo tempo abbiamo dato tutto, oggi è stata una gara molto dispendiosa contro una squadra che palleggia bene. Abbiamo avuto 8-10 occasioni chiare. Dovevamo vincere, ma non ci siamo riusciti, vuol dire che dobbiamo lavorare ancora tanto. Rimane una piccola striscia positiva, la migliore in questa stagione, ma adesso dobbiamo pensare alla prossima gara". Leao ha fatto bene: "C'è la possibilità per tutti. Ci sono tanti buoni giocatori qui, poi c'è un allenatore che fa delle scelte. Le altre volte con Leao non avete avuto gli stessi giudizi". Diversa la prova di Piatek: "Ci vuole equilibrio nelle valutazioni. Domenica a Bologna era il salvatore della patria, oggi non è che non abbiamo vinto per colpa sua. Dovevamo fare di più tutti negli ultimi 16 metri. Noi purtroppo dobbiamo fare un volume di gioco importante per riuscire a segnare. Non è solo una questione del 9, perché Piatek è cresciuto".