08/02/2018 13:27
“La Juve sembra non avere punti deboli”. Non sembrano parole di circostanza per mettere le mani avanti quelle di Stefano Pioli. Il tecnico della Fiorentina presenta con cautela il big-match di domani sera al Franchi: “Non ci saranno dubbi che noi dovremmo andare oltre i nostri i limiti e le nostre possibilità. Forse quello che abbiamo non basterà neanche e per questo dovremmo essere bravi a ricavare altre energie.Queste partite si preparano da sole. Ho una squadra con molti stranieri ma tutti sanno quanto vale questa partita per Firenze. Conosco questa partita e questo ambiente, ma lo sguardo quasi commosso e di supplica del taxista di ieri non lo scordo. È già successo che la Fiorentina battesse una Juventus più forte, perché non può succedere di nuovo? Sono sicuro che loro non sbaglieranno approccio e non penseranno alla Champions”. Lui stesso non ha mai battuto la Juventus da allenatore? Purtroppo è così. Domani sarebbe la soluzione migliore. Non credo che loro sbaglieranno l’approccio e sono sicuro che non sottovaluteranno la partita di domani. Dobbiamo noi a essere bravi a far qualcosa in più”. Sarà la sfida anche tra i due Federico, quello che ha lasciato Firenze ovvero Bernardeschi e quello che l'ha sposata, ovvero Chiesa: “Sono contento di allenare il Federico che ha avuto la volontà di lavorare con noi, con l’altro ho solo avuto una telefonata quando la situazione era già troppo avanti e non si poteva fare niente”. La nuova difesa della Juve sembra blindata: “La Juve nelle ultime 15 ha subito un solo gol e ha concesso una media di un'occasione a partita ma vogliamo mettere in campo intensità e provare a fare male con convinzione ai nostri avversari. Difficilmente riusciremo a creare sette o otto occasioni quindi sarà fondamentale sfruttare le occasioni. Chi toglierei alla Juve? Non lo dico perché non lo becco mai. Un mese fa avrei detto Mandzukic, adesso invece Higuain è in splendida forma, ma non dobbiamo pensare a fermare un solo giocatore”. Poi c'è Allegri: "Insieme ad Ancelotti è il miglior allenatore italiano. È un motivatore e sa mischiare bene le carte. Molto spesso le sue squadre sono imprevedibili e riesce a vincere in Italia provandoci poi anche in Europa".