Perchè da Ancelotti si vuole tutto e subito? Il suo Napoli cresce ma serve tempo

Più che nuovi giocatori, che magari sarebbero anche utili alla causa, serve un po' di tempo. Il Napoli che ieri ha travolto il Borussia Dortmund non è tanto diverso da quello umiliato dal Liverpool per 5-0 solo pochi giorni prima, è semplicemente un cantiere dove si lavora per il futuro. Ancelotti sta valutando tutta la rosa con calma, domenica sera – dopo l'ultima amichevole col Wolfsburg – dirà a De Laurentiis tutte le considerazioni di questo primo mese azzurro e su un foglietto gli dirà chi può essere ceduto (da Grassi a Vinicius), chi non si deve toccare per alcun motivo e dove eventualmente bisogna intervenire. Nel frattempo quello che si era detto ieri, già oggi potrebbe non valere più perchè il Napoli cambia e cresce ed è folle chiedere tutto e subito al tecnico. Un esempio? Callejon, che durante il ritiro sembrava ombroso e poco inserito negli schemi, si sta già adeguando al nuovo modulo. Contro i tedeschi è entrato per mezzora ed ha brillato, segnando anche un gran gol. E Milik? Precocemente bocciato e considerato insufficiente per reggere il peso del centravanti, sta migliorando partita dopo partita ed anche lui è andato a segno. L'emergenza sulle fasce? Luperto sta dando segnali sempre più importanti di poter diventare un affidabile jolly, all'occorrenza in grado di giocare anche a sinistra. Insomma i motivi per avere fiducia non mancano e non hanno a che fare con le stucchevoli e assillanti suggestioni su Cavani o altri top-player. Questo Napoli non è ancora al top ma sarebbe strano il contrario, sta però dando la sensazione di poter diventare una squadra nuova e concreta. Dare tempo ad Ancelotti e non criticare a ogni passo falso è più importante che sognare nuovi acquisti.

Stefano Grandi