Pellegrini: Rosico per i voti ma non toccatemi una cosa

Capitano con diritto di replica. Lorenzo Pellegrini è passato dall'essere l'erede dei Totti e dei De Rossi, quel che non è riuscito a Florenzi, al bersaglio preferito dei tifosi che prima lo hanno criticato per le sue prestazioni e poi sono entrati proprio allo scontro diretto dopo alcune esternazioni pesanti sui social da parte del giocatore della Roma. Si era parlato anche di rottura insanabile ma il momento felice della squadra sembra abbia rimesso tutto a posto. Pellegrini però ci tiene a spiegare al Corriere della sera

Tutti i calciatori leggono le pagelle dei giornali e guardano i commenti social. Io sono un rosicone, come si dice a Roma, ma sono anche un autocritico. Non me la prendo fino a quando non mi toccano la famiglia. Ho sbagliato a rispondere in quel modo, però questo non lo sopporto e non faccio sconti. Possono pensare di conoscermi come calciatore, ma non come uomo. Per me la famiglia è tutto. Sapere che mia moglie è parte attiva di tante iniziative benefiche della Roma mi rende orgoglioso.

Pellegrini rifiuta luoghi comuni sulla Roma

Poi il centrocampista della Roma aggiunge

Una cosa che mi dà fastidio: sentir dire che uno scudetto a Roma ne vale dieci da un’altra parte. Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale dieci, io ne voglio vincere dieci. Poi so benissimo che farlo o non farlo dipende da tante situazioni, tanti dettagli. Questa è la mia mentalità. Vorrei vincere anche quando gioco con mia figlia. Se a Roma si rischia di fare una gran carriera ma di non vincerle mai lo scudetto come dimostra De Rossi? A parte che ha conquistato un Mondiale, che poco non mi sembra… Daniele non ha vinto, ma ha sempre giocato per vincere. Non conosco persone più competitive di lui