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Parma, Leonardi: Campionato regolare, nostra serietà è indubbia

13/02/2015 15:41

Parma, Leonardi: Campionato regolare, nostra serietà è indubbia |  Sport e Vai

A pochi giorni dalla scadenza dell’ultimatum con la nuova società chiamata a pagare gli stipendi e a fornire garanzie per evitare la lettera di messa in mora a fare il punto della situazione nella complessa vicenda-Parma è intervenuto Pietro Leonardi. Il dirigente ha voluto chiarire di essersi dimesso dal Cda e di rivestire solo il ruolo di dg ma ha risposto alle tante critiche arrivate da tutte le parti del mondo del calcio: “Da quando sono arrivato qui io, fino ad oggi, ho operato in piena coscienza, e con il consenso delle porprietà. Fin quiando ci sarà la voglia mia e della proprietà, sarò Direttore Generale. Ho sentito tante cose, tante inesattezze, del tipo che la causa di qualche problema sia quella di tanti calciatori: 170/180 il massimo. Ma è stata una politica sportiva che ha avuto il consenso della proprietà. Da questa politica è venuto fuori qualche nome importante, come Sansone, Paletta, Borini ecc. Nel parco della mia gestione la campagna trasferimenti ha prodotto utili positivi. ma in questa piazza non è nota di merito”. Leonardi ha assicurato che il Parma in campo lotterà fino alla fine: “Ho sentito di autorevoli voci che hanno paura che il campionato non sia regolare, pensino ad altro perché la nostra serietà è indubbia, che vadano a controllare procedimenti che si sono chiusi qualche giorno fa. Ho letto che la mia gestione ha prodotto grane. Non ho gestito queste cose da solo. Abbiamo acquistato Giovinco, abbiamo acquistato tanti calciatori buoni. Negli ultimi eventi, io non sono mai stato invitato a una riunione, a una trattativa, mi hanno informato a cose fatte. Nel momento in cui mi sono reso conto che non arrivavano fatti, come ho fatto da maggio in avanti, ho rappresentato la società da solo. Negli ultimi giorni di mercato ho cercato di risparmiare. La mia speranza era quella di chiudere in fretta la trattativa. La prima cosa che ho fatto è stato dimettermi dal CdA. L'ho fatto perché voglio che abbiano pieni poteri. Per il resto, attendo il buon esito. Io ho pensato più volte alle dimissioni, ma per il mondo Parma non l'ho fatto. Ho sentito dire che la cosa migliore è che il Parma fallisse. Ma ci pensano a quello che succede? Troppo poco rispetto nei confronti di chi lavora da anni in questa società. Facile farsi pubblicità andando in tv. Io ringrazio i dipendenti, i consiglieri di minoranza, i calciatori, gli allenatori, lo staffe soprattutto chi mi ha voluto bene perché c'è chi mi ha volto le spalle". L’ottimismo non è svanito: "Il presidente oggi è in Lega, ieri ha rassicurato i giocatori. Altri non l'avevano fatto. Cantare il De Profundis ora mi sembra prematuro. La proprietà ha garantito che risolverà il problema. Io ho chiesto scusa molte volte ai tifosi sia per i risultati o per altro e non ho problemi a chiedere scusa se ho sbagliato nelle strategie".

Stefano Grandi     


Tags: società parma giovinco leonardi

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