Parma, Donadoni: Belfodil ha aiutato il club rescindendo

Con la speranza di trovare un acquirente che si fa sempre più flebile, lo spettro del fallimento e la fuga dei giocatori – ultimo Belfodil, che ha rescisso il contratto – diventa davvero dura per il Parma chiudere dignitosamente la stagione. Donadoni, che ieri ha annullato anche l’allenamento tattico del venerdì, avrebbe voluto affrontare il Napoli, sua ex squadra, in ben altre condizioni ma è conscio del momento che tutti stanno vivendo. Il tecnico ducale esordisce elogiando Belfodil: “Perché indubbiamente ha dato una mano alla società. È un giocatore che non sta scappando da nulla, ma con questa scelta da una ulteriore piccola possibilità a questa società di sopravvivere e di avere una continuità nel futuro, ammesso che qualcuno si prenda la responsabilità di acquistarla. In questo senso credo che Ishak abbia fatto una scelta che poi chiaramente torna anche a sua vantaggio, però sicuramente non va a svantaggio della società”. Si parla che presto potrebbero seguirlo anche altri, a partire da Santacroce: “Questa adesso diventa veramente una scelta molto individuale. È chiaro che ognuno di noi deve fare delle valutazioni, ogni giocatore deve fare delle valutazioni in merito a quello che può essere il suo futuro cercando il più possibile di prospettarsi quello che può essere un possibile scenario. Io credo che la settimana prossima ci sarà anche l’opportunità o la possibilità che qualcun’altro faccia un discorso a quattr’occhi e capisca insieme ai curatori quali sono le possibilità. Sono tutte valutazioni che, soprattutto chi ha contratti pluriennali, deve fare, ma credo anche che soprattutto, se non potranno avere in questo senso del potere decisionali i curatori, l’eventuale nuovo acquirente dovrà farlo prima o poi, perché chiaramente dovrà capire anche lui ‘di che morte dovrà morire’.” La prima asta intanto è andata deserta: “Finché non c’è una cifra certa e sicura, credo che sia anche abbastanza difficile, al di là del fatto che la prima o la seconda asta possano andare deserte, per un nuovo proprietario capire bene dove andrà a parare. Per quanto riguarda il futuro poi, quando ci sarà un interesse concreto, penso che il passaggio successivo sia proprio quello, prima di porre la firma, di capire anche come gestire i contratti futuri. Sono tutte valutazioni che però lasciano davvero poco tempo per le valutazioni. Spesso non c’è proprio lo spazio temporale per fare valutazioni precise per capire cosa fare. Quanto è difficile pensare al campo? Sembra che si vogliano cercare degli ulteriori alibi, ma siamo davvero in balia della fatalità e i risultati sono una conseguenza. Se parti bene allora la partita prende una certa piega, se subisci un gol invece subito ti crolla tutto quanto addosso. Anche se a livello di discorsi è di facile comprensione per tutti quanti, poi quella che è l’emotività ha una valenza importante e fa pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra”.