Sport E Vai  Sport e Vai
Giovedì 18 Aprile 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Ounas piace già a tifosi e stampa, ma non abbastanza a Sarri

18/09/2017 11:50

Ounas piace già a tifosi e stampa, ma non abbastanza a Sarri |  Sport e Vai

Si è procurato un rigore, ha corso tanto, ha mostrato lampi di classe: Ounas ha strappato i suoi primi applausi al San Paolo nella festa collettiva che è diventata il derby col Benevento ma se tifosi e stampa lo hanno promosso per il suo debutto col Napoli, l'attaccante francese dovrà ancora lavorare parecchio per convincere Sarri. Non a caso il tecnico partenopeo l'ha lanciato nella mischia (come anche Giaccherini e Rog, gli altri due che rientrano nella lista dei quasi sempre esclusi) solo a risultato già ampiamento in ghiaccio e a partita chiusa e sigillata con i sanniti. Su Ounas Sarri nel post-partita è stato lapidario, fin troppo spietato nei confronti dell'esterno: “Ounas deve fare un percorso, è un talentuoso con dei numeri. Uno di quei giocatori che dalla tribuna piace così com'è ma così com'è non è in grado di dare equilibri alla squadra, deve crescere mentalmente, fisicamente e tatticamente. Se giocasse sempre ci creerebbe difficoltà. Può diventare un grande giocatore, è un ragazzo su cui si può seminare perchè è forte”. Come dire, se ne riparlerà (forse) tra parecchi mesi. Il famoso apprendistato che tocca a tutti nel Napoli e che non tutti superano. Del resto per l'allenatore azzurro il discorso è fin troppo chiaro: il suo Napoli è quello del primo tempo di ieri con pochissime aperture (ovvero Zielinski e Diawara se fanno i bravi, ovvero se non derogano al rigido spartito sarriano che non prevede giocate personali, e Milik che deve aspettare situazioni particolari per sperare in qualche spezzone). Eppure Ounas aveva impressionato già a Dimaro e nelle amichevoli pre-season. Giuntoli sin da maggio l'aveva bloccato: operazione anche low cost, se vogliamo, 10 milioni più bonus al Bordeaux. Il problema però è il ruolo. Definirlo vice-Callejon sarebbe sbagliato: è vero che Sarri lo sta già addestrando nella fase difensiva, costringendolo a un lavoro che non aveva mai fatto prima, ma Ounas non sarà mai l'alter-ego dello spagnolo. Caratteristiche diverse per quest'ala mancina dal fisco normale -170 centimetri e 70 chili-  ai quali si aggiungono tecnica di qualità e capacità nel filtrare palloni per gli inserimenti dei compagni in area di rigore. Scatti e strappi, non particolarmente esplosivo. Il dribbling è la sua dote migliore assieme alla vocazione per le geometrie verticali.  Il classe '96 non ha la reattività di Callejon né l'attitudine ad attaccare gli spazi, gioca più con la palla che senza e non gioverebbe neanche traslarlo sull'altra fascia, dove giocherebbe in maniera innaturale: allacciandosi poco col centrocampo per evitare gli inserimenti centrali. Un folletto però in fase offensiva che a qualcuno ha ricordato il primo Lavezzi e che deve essere valorizzato per le sue doti. Lui al Napoli dice di trovarsi benissimo, ha già mangiato (e apprezzato) la pizza e si è ambientato con i nuovi compagni. Punta in alto perchè vuol vincere con il suo club: in nazionale ha scelto l'Algeria, pur avendo giocato due gare con l'under 20 di Francia: merito (o colpa) di papà Hadju (ex calciatore). Ora Ounas bussa alle porte di Sarri chiedendo più spazio. Ma la prima risposta dopo una pur bella prima partita vera, non è stata incoraggiante.

Stefano Grandi


 


Tags: napoli sarri Ounas

Articoli Correlati