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Ormezzano rivela come ha sconfitto il Covid a 85 anni

26/12/2020 15:56

Ormezzano rivela come ha sconfitto il Covid a 85 anni |  Sport e Vai

E' stato il cantore del Torino per anni, opinionista in Rai a 90esimo minuto, storica firma de La Stampa. Giampaolo Ormezzano è conosciutissimo da tutti gli appassionati di calcio e oggi, che ha 85 anni, ha rivelato di aver vinto la sua battaglia con il Covid. Il giornalista ha contratto la malattia a novembre, ricredendosi così dopo essere stato "negazionista" e ha raccontato il suo calvario a calciomercato.com.

Ecco alcuni estratti del suo articolo

Cinque ricoveri, i canonici giorni (22) di diciamo decorso, la lettera dell’autorità sanitaria: sono guarito..
 
Il ricovero deciso dalla mia prima figlia... Al pronto soccorso mi hanno preso. Avvertiti di una mia carenza di ossigeno, mi hanno messo sulla barella accanto ad un uomo vecchissimo (alla vista, almeno), immobile, muto, intubatissimo tutto, ogni tanto dalle sue narici i due tubetti per il naso venivano spostati nelle mie. La prima notte è stata dell’orrore: poco personale al pronto soccorso assaltato, pochissimi i traumatizzati diciamo classici, invasione massiccia di noi del Covid, sulle barelle ma talora anche per terra a fare strame. E urla e gemiti, il personale commovente per dedizione – tutti sigillati nella tuta di plastica, un supplizio - ma come spazzato via dallo tsunami della supermergenza. 

Il vecchio mio compagno di ossigeno spogliato per essere lavato da ragazzone forti e commoventi, le sue gambe (gambe?) ridotte a ossa di animale, lunghi stinchi di bue, nessuna vita di pelle, di sangue, solo una legnosità spaventosa. Non lo dimenticherò mai. Lo hanno portato via, morto penso. Terzo giorno e chiusura del pronto soccorso.


Due giorni e altri due piani più su, ospedale Covid 3... Ancora due giocora due giorni e in ambulanza a Villa Pia... Personale sempre ipersigillato nella plastica, donne e uomini appena assunti, grande impegno e cortesia costante, ma mi dissero di non sapere come sistemare la carta igienica nel contenitore in bagno, facessi un po’ io.

Una settimana e poi, sempre in ambulanza, a casetta mia in facile isolamento assoluto sino alla comunicazione che mi dice del miracolo, e mia domanda alla Nanni Moretti: se non muoio, faccio brutta figura? L’ho fatta, bruttissima...


Tags: torino ambulanza COVID-19

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