Ordine rivela retroscena Maldini-RedBird e come andrà a finire

Il silenzio dopo il gran rumore. Sono passati due giorni dall'intervista pepata alla Gazzetta di Paolo Maldini che ha chiamato pesantemente in causa il Milan, accusandolo di aver sbagliato con lui e Massara per il mancato rinnovo e lanciando un segnale d'allarme. Ora è il tempo delle riflessioni  ma come finirà? Per Franco Ordine ci sarà l'happy-end. Su Il Giornale la firma del quotidiano milanese scrive

“E’ iniziata la corsa del Milan contro il tempo. Due le scadenze, decisive, fissate nei prossimi giorni 7-10 giorni: la firma del preliminare tra Elliott e RedBird Capital e il colloquio tra nuova e vecchia proprietà (che resta in minoranza nel club) sedute dalla stessa parte del tavolo, e Paolo Maldini di ritorno da Israele (matrimonio di un amico). L’agenda non prevede stravolgimenti al piano di continuità aziendale già concordato e annunciato in largo anticipo ai media anche se – bisogna riconoscerlo – l’intervista dell’ex capitano rossonero, in altri tempi, avrebbe potuto provocare qualche reazione. Qui è in gioco il futuro del Milan e se il fondo Elliott ha ingoiato il rospo il motivo è soltanto questo: recuperare lo spirito di unità mostrato negli ultimi due anni”.

Nelle scorse settimane, Maldini aveva chiesto un colloquio privato con Gerry Cardinale, il capo del fondo RedBirds, in trattativa per l’acquisizione del Milan.

“Per proteggere la riservatezza del negoziato da Londra non arrivò il via libera. L’unico manager di casa Milan che ha incontrato il futuro proprietario è stato Gazidis durante la due diligence. Probabilmente questo episodio ha moltiplicato il disagio di Maldini costretto a vivere operativamente al buio dopo la fine del campionato. Ripartire insieme, Milan e Maldini, sarà dunque lo sbocco scontato. Con una sola avvertenza per il futuro: Gerry Cardinale, 20 anni di attività alla Goldman Sachs, banca d’affari americana, non è tipo da consentire strappi alle regole”.