Ora Donnarumma rischia, con Reina esperienza e meno rischi con i piedi

Possesso palla anche in difesa, mai buttare la palla, sempre provare a impostare e ripartenze che prevedono la sponda col portiere: a Napoli la mossa del Milan di non ricorrere mai al lancio lungo per sbrogliare problemi dietro non ha funzionato sempre. Sintomo di personalità, certo, non ricorrere alla palla spazzata via ma anche un rischio grosso se davanti hai giocatori forti e se non ci sono le sicurezze necessarie per riuscirci. Non è questo l'unico motivo per cui Donnarumma, messo sotto accusa su almeno due dei tre gol del Napoli di ieri, rischia il posto. Il portiere rossonero non brilla nel controllo con i piedi, requisito che queste caratteristiche di gioco richiedono, ma al di là di questo – pur importante – aspetto è l'ombra di Reina che si sta ingigantendo sempre più. L'ex portiere del Napoli potrebbe diventare quel leader che doveva essere Bonucci lo scorso anno e che non può essere Higuain, perchè il Pipita è bomber e finalizzatore ma non uomo squadra. Si sente l'assenza di una figura carismatica in questo Milan di tanti giovani, uno che sappia strigliare i compagni e dare la carica. Quella che è mancata ieri al San Paolo nel tragico secondo tempo. Rispetto a Donnarumma il portiere spagnolo ha parecchie armi in più: nessun conflitto da risolvere con parte della tifoseria, esperienza nazionale e internazionale, personalità, capacità di giocare benissimo con i piedi. L'idea di utilizzarlo solo in Europa League potrebbe rivelarsi uno spreco. Certo, anche “bruciare” Donnarumma è un lusso che il Milan non può permettersi ma Gattuso sa che non può perdere troppo tempo. A Gigio verrà concessa qualche altra chance ma lui stesso sa che non ha il posto assicurato. Reina aspetta paziente, senza remare contro, ma chissà che presto non venga il suo momento.

Stefano Grandi