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Napoli, tra fantasmi, malumori e possibii addii: la medicina è vincere

07/04/2018 09:37

Napoli, tra fantasmi, malumori e possibii addii: la medicina è vincere  |  Sport e Vai

E' forse il momento più difficile di tutta la stagione per il Napoli. Il pari con il Sassuolo ha demoralizzato tutti, anche quei giocatori che dall'inizio dell'anno hanno sempre creduto fortemente allo scudetto. Ancor più che la sconfitta con la Roma, l'aver lasciato due punti a Reggio Emilia ha avuto il potere di togliere davvero certezze al gruppo, di far uscire fuori malumori e tensioni il tutto in un periodo in cui si fanno i giochi anche per il futuro. A partire da Sarri, che accantona le voci di mercato ma solo per rimandarle ad altra data, per finire ai vari Koulibaly, Jorginho, Mertens e lo stesso Insigne non c'è certezza che lo zoccolo duro della squadra - quello del patto-scudetto che ha portato tutti i più forti giocatori azzurri a non ascoltare alcuna offerta per puntare tutto sullo scudetto a Napoli – resti anche il prossimo anno. Il rischio è che il giocattolo si rompa in questo finale di stagione, dove pure la rimonta sulla Juve è ancora possibile. I quattro punti di distacco sono tanti ma non un'enormità se si considera che c'è uno scontro diretto e che dopo la sfida di Torino sulla carta il calendario arride più al Napoli che alla Juventus. Anche senza sperare difficili scivoloni dei bianconeri nelle prossime tre gare, il compito del Napoli è mantenere quel gap di -4 senza allargarlo, il che vuol dire battere nell'ordine Chievo (domani), Milan (domenica prossima a San Siro) e Udinese nel successivo mercoledì nel turno infrasettimanale. Un compito che non avrebbe scoraggiato il vecchio Napoli, quello capace di rimanere in testa alla classifica per 27 giornate ma che non è così scontato con quello attuale, logorato da tensioni intestine, paura di aver fallito il grande sogno e voci incontrollate sul futuro. La medicina è cominciare a battere il Chievo con una prestazione convincente, quella che da tempo non offre più il Napoli. Se patto c'è stato, che sia rispettato fino alla fine.

Stefano Grandi

 


Tags: chievo napoli sarri

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