Napoli, Spalletti soddisfatto, ma Guardiola lo fa infuriare

È un Luciano Spaletti scatenato, quello che interviene ai microfoni di Prime Video al termine della gara di ritorno degli ottavi di Champions League che ha visto il Napoli asfaltare l'Eintracht Francoforte con un 3-0 convincente, da grande squadra. Una squadre che entra nella leggenda, conquistando per la prima volta nella storia del club azzurro l'accesso ai quarti di Champions.

Il tecnico azzurro si gode il successo e spiega:

È un gran risultato e ce lo godiamo con la squadra e i tifosi, che ci aiutano tanto. È fondamentale mantenere l'atteggiamento avuto stasera. All'inizio non siamo stati qualitativi come sempre, ma non abbiamo concesso quasi niente, poi siamo stati lucidi con la testa.

Quando, però, gli ripetono le parole dell'allenatore del City, Pep Guardiola, che ha indicato il Napoli come la squadra più forte d'Europa, Spalletti va su tutte le fuorie:

Orgoglioso? No, non mi rende niente. Questo è un giochino che si conosce... che mette le pressioni addosso all'altro. Lo si conosce, lo fanno tutti, quindi non mi rende orgoglioso. Che si fa? Si mette il Napoli davanti al Manchester City che spende 900 milioni per fare la squadra, mentre noi ne spendiamo 9? Si fa questo giochino che serve a portare là la pressione, perché poi sicuro devi cadere.

Poi, sul Napali nella storia, Spalletti tiene a freno l'entusiasmo:

Se in tutta la storia del Napoli non c'erano riusciti, questo è un traguardo mai raggiunto. Quindi, vuol dire che oggi abbiamo raggiunto un gran traguardo e non era per niente facile.

Osimhen? 

È fortissimo. Ha delle interpretazioni a volte da solista, ma poi ti dà questi grandi strappi. Deve riuscire anche a legare con la squadra e ora lo sta facendo di più. Anche contro l'Atalanta è stato d'aiuto con avversari che gli andavano addosso. La pulizia nelle giocate e il far salire una squadra è un'altra sua componente essenziale. Ha detto che abbiamo tutto per arrivare in finale? È giusto, è giusto che lo dica.

Tornando al match con l'Eintracht, Spalletti rivela le difficoltà nelle battute inziali:

In avvio abbiamo perso qualche linea di passaggio e non riuscivamo a fare blocco come squadra. Nel secondo tempo, meglio perché sia Kvara sia Politano hanno capito che dovevano rientrare in mezzo. Così avevamo una mezzala che si metteva accanto a Lobotka e avevamo maggiore possibilità di uscita. Così abbiamo creato più occasioni, anche se le avevamo create già nel primo tempo... Preferenze per i quarti? No, nessuna... fate voli, noi ci adattiamo...