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Napoli senti Quagliarella: Giampaolo, rinnoviamo insieme con la Samp

08/11/2017 10:54

Napoli senti Quagliarella: Giampaolo, rinnoviamo insieme con la Samp |  Sport e Vai

Sembra destinato sempre più a rimanere uno stucchevole giochino per chiacchierare sul calciomercato l'accostamento di Quagliarella al Napoli. Le smentite continuano a fioccare da ogni dove ma se fino a ieri era stata solo la società della Sampdoria a blindarlo, ora arrivano anche le parole del bomber, intervistato dal Secolo XIX: “Mi trovo in un ambiente dove si vive benissimo, ho rapporti eccezionali con tifosi, società e compagni. E un allenatore che mi da continuità e quindi tanta serenità mentale quando gioco. Mi piacciono gli orologi svizzeri, ma non sono un appassionato. E ne regalerei uno a Giampaolo a fine stagione. A due condizioni: che resti alla Samp e che mi faccia prolungare il contratto”. Lo stabiese è stato infatti soprannominato orologio svizzero dal suo tecnico e spiega: “Quando parlo della mia intatta voglia di allenarmi, io non me li sento 34 anni. Ma 29, 28... Ogni tanto ricevo messaggi scherzosi dalla mia famiglia “sei sicuro di averne 34?…”. Ho sempre cercato la continuità delle prestazioni, possibilmente anche nei gol. Non sono mai stato uno da 20 reti in un anno e poi da arrancare a destra e a sinistra per i successivi 3 o 4”. E' un dato che però Quagliarella sia rinato negli ultimi anni, e un motivo c'è: «L’equilibrio interiore per la qualità della prestazione è fondamentale. Da quando si è chiusa quella dolorosa vicenda dello stalker, mi sono liberato di un peso. Per carità anche prima ho sempre fatto i miei gol e le mie partite. Ma inconsciamente qualcosa c’era. Andavo in trasferta e magari mi sentivo insultare per qualcosa che non c’entrava con il calcio. Mi dava fastidio. Ora so che mi insultano solo perchè sono un avversario e ci sta». Il Napoli no, dunque, ma l'Italia? “Mi domandano della Nazionale. Certo che mi piacerebbe. Però capisco, tutti parlano della politica dei giovani anche se in Nazionale ci sono sei o sette più grandi me. Ho 34 anni e voglio giocare minimo fino a 38. Perché mi sento bene. L’età, dato che dovrebbe contare relativamente. Se uno sta bene e corre… . Io ho sempre corso, mi fa stare in partita. Se non corro, mi eclisso. A volte faccio tiri che non c’entrano niente, lo so. Ma è il mio modo di dire “ci sono pure io”, sennò impazzisco. Non discuto nulla anche se non mi sento inferiore a chi adesso è in Nazionale”.


 


 

Stefano Grandi


 


 


 


Tags: sampdoria napoli quagliarella

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