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Napoli, Sarri: Tra secondo posto e Coppa Italia non scelgo

18/03/2017 13:10

Napoli, Sarri: Tra secondo posto e Coppa Italia non scelgo |  Sport e Vai

"Meglio il secondo posto o la coppa Italia? Da giovane mi piacevano le more poi ho sposato una rossa, nella vita cambia tutto". Dieci giornate alla fine, per il Napoli inizia un mini-campionato che prevede la caccia al secondo posto e la semifinale di coppa Italia ma Maurizio Sarri non sceglie. Il tecnico del Napoli spiega: "A me piacerebbe far bene fino alla fine, ci stiamo confrontando con problematiche superiori rispetto all'anno scorso, quindi siamo cresciuti come mentalità e come rosa. Tutti quelli che sono stati impiegati hanno fatto bene e siccome la ritengo una stagione positiva mi piacerebbe chiuderla al meglio". Domani c'è l'Empoli, una fetta del suo passato e il tecnico azzurro ricorda: "Nessuno sottolinea che il Napoli qui non ha mai vinto nella sua storia, sarà una gara difficile perchè conosco l'ambiente. Troveremo contro una squadra determinata che ci complicherà la vita". A Empoli Sarri impiegò un po' di tempo per inculcare una certa mentalità ("che hanno ancora, hanno fatto scelte dopo di me per proseguire un certo discorso, penso sia il periodo più florido della loro storia") e a Napoli? "Ci manca ancora qualcosa, poi si può disquisire, può avere origini sportive o societarie ma è chiaro che questa squadra a questo punto non ha più il 30% di margine di miglioramento ma percentuali inferiori. Per crescere deve avere cura maniacale in dettagli e particolari, dai falli laterali agli infortuni. Se questo gruppo ha la testa per limare questi particolari si può lavorare su quel 7-8% in più che ancora manca per diventare competitivi davvero". Sull'exploit di Mertens da prima punta il tecnico azzurro non vuol prendersi troppi meriti: "A volte questi exploit succedono in situazioni di necessità: Milik s'infortuna, Gabbiadini prende 2-3 giornate di squalifica ed ecco che Mertens diventa centravanti. C'è stata la componente casualità". Sarà ancora il belga titolare domani, per Pavoletti c'è bisogno ancora di tempo: "Parliamo di un attaccante centrale con caratteristiche diverse, lui dovrà abituarsi alla squadra e la squadra a lui cambiando leggermente pelle. Sta crescendo di condizione dopo una stagione travagliata". Tra i giocatori recuperati c'è invece Jorginho: Dà alla squadra capacità di palleggio che hanno pochi in Europa, quest'anno la squadra gioca sempre in velocità e costringe i centrocampisti a correre di più per cui Jorginho può fare più fatica in alcune partite. Col Crotone è arrivato con facilità fino alla fine, nelle gare di campo aperto Diawara ci è magari più utile". Chi sta rendendo meno rispetto a un anno fa è Hysaj: "A certi livelli ripetersi da giovane è difficile, lui è reduce dagli Europei, ha fatto la Champions, ha vissuto stress superiori rispetto al passato e l'ha pagata ma è normale, vediamo se riuscirà a trovare costanza di rendimento ma ricordiamoci che ha 22 anni". Sarri fa una digressione che vale un bilancio degli anni napoletani ("Come allenatore io sono lo stesso della serie C, poi magari nessuno se ne accorgeva, poi è chiaro che si impara sempre qualcosa. Questa esperienza a Napoli la ritengo una crescita") e indica il percorso da seguire: "Dobbiamo porci obiettivi settimanali e centrarne il più possibile, abbiamo dieci partite ancora in campionato. Io non mi sento mai sazio, se lo fossi andrei a casa perchè senza motivazioni meglio dare le dimissioni. Mi piace l'entusiasmo del tifo napoletano, non hanno la presunzione di pensare di voler vincere sempre ma avrebbero bisogno di vincere per duemila motivi: se lo meritano e per motivi che non hanno a che vedere col calcio. E questo mi affascina". Infine Sarri si chiude a riccio quando gli chiedono della favorita per la Champions: "Non la guardo più, mi occupo solo degli impegni del Napoli, nè mi interessa che vinca o meno il Real Madrid per legittimare ulteriormente il nostro valore. Sono i campioni in carica e i campioni del mondo, anche se dovessero uscire subito non cambia la considerazione sulla mia squadra".

Stefano Grandi


Tags: napoli mertens Pavoletti sarri

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