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Napoli, nuova revolucciòn col Sassuolo: si sogna la fuga

25/09/2013 10:09

Napoli, nuova revolucciòn col Sassuolo: si sogna la fuga |  Sport e Vai

Cambiare tutto o quasi, per non cambiare nulla. Ovvero rivoluzionare la formazione per rimanere dove si è, ovvero in testa alla classifica a punteggio pieno. Questo il piano di Benitez che vuol traghettare il suo Napoli sempre più in alto ma a modo suo. Con i suoi metodi fatti di turnover costante, riposi inconsueti alternati ad allenamenti innovativi e psicologia applicata al pallone. Stasera contro il Sassuolo inizia un nuovo mini-ciclo che porterà gli azzurri ad un’altra prova di maturità: l’impegno odierno e le due trasferte successive, a Marassi col Genoa sabato e soprattutto a Londra con l’Arsenal martedì prossimo per la seconda gara di Champions League, dovrebbero confermare il Napoli ai vertici in tutte e due le competizioni nei disegni del tecnico spagnolo. Per ottenere il massimo, Benitez cambia. Una vera e propria “revolucciòn” rispetto alla squadra che ha fatto piangere il Meazza domenica sera. In un San Paolo che sarà gremito ancor più che per la gara con il Borussia, esempio chiaro che a prescindere dalla modernità degli impianti almeno da queste parti ad attirare i tifosi non sono i caffè e i ristoranti all’interno dello stadio ma solo i risultati, grazie anche a una saggia politica di prezzi contenuti, il Napoli si presenterà con parecchie novità in tutti i reparti. Completamente stravolta la difesa, davanti a Reina la linea a quattro sarà completamente inedita. Out Maggio infortunato (ed operato al menisco), non convocato Zuniga (per turnover ma anche per le vicende legate al suo rinnovo di contratto, con novità importanti attese entro 48 ore), sulle fasce si vedranno Mesto a destra e Armero a sinistra.

LA RIVOLUZIONE. Ribaltata anche la coppia di centrali: sicuro l’ingresso di Cannavaro al posto di Britos ma assai probabile anche quello di Fernandez – al debutto assoluto – per far rifiatare Albiol. L’assenza di grosse alternative non consente grandi stravolgimenti a centrocampo dove – in attesa e nella speranza di arrivare a gennaio a Mascherano – l’unico cambio sarà il ritorno di Inler in mediana al posto di Behrami per far coppia con Dzemaili. In attacco se per ora appare impensabile fare a meno di Higuain (il suo sostituto naturale, Duvan Zapata, non è ancora pronto) ecco che troveranno spazio dall’inizio Mertens e Pandev che dovrebbero costituire la linea di trequartisti assieme ad Hamsik. Panchina per Insigne e Callejon, pronti all’occorrenza a dare una mano. Benitez si augura di trovarsi di fronte lo stesso Sassuolo che è stato strapazzato per 7-0 dall’Inter domenica: mettere al sicuro il risultato già nel primo tempo gli consentirebbe di risparmiare anche chi come Higuain e Hamsik sta giocando parecchio ma non si fa illusioni. Sarebbe un errore imperdonabile sottovalutare l’orgoglio degli emiliani.

LA FUGA. La fuga per la vittoria però parte imprescindibilmente dalla partita di stasera. Centrare il quinto successo di fila in campionato (il sesto stagionale compresa la Champions) farebbe entrare gli azzurri nella storia e darebbe un ulteriore segnale al campionato. Più si vince e più si prende consapevolezza dei propri mezzi e più diventa facile limare i difetti. Sicuramente quella di stasera sarà una grande opportunità per chi gioca meno di mettersi in mostra: da capitan Cannavaro che deve convincere Benitez di non essere solo una scelta di ripiego a Mertens che finora tra i nuovi acquisti è l’unico a non aver convinto appieno. Fuorigrotta ha risposto all’appello con l’adunata plenaria: ci saranno quasi 60.000 persone sugli spalti. Napoli chiama, il Napoli deve rispondere.

Stefano Grandi

 


Tags: napoli arsenal sassuolo hamsik benitez turnover higuain rivoluzione

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