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Napoli: Giuntoli garanzia, quanti talenti da Saranno Famosi scova il ds

29/07/2017 10:02

Napoli: Giuntoli garanzia, quanti talenti da Saranno Famosi scova il ds |  Sport e Vai

Quando De Laurentiis lo scelse per il suo Napoli dopo la stagione-miracolo col Carpi in tanti si mostrarono scettici: ma chi è questo Cristiano Giuntoli? Un conto è conoscere i giocatori di serie D e Lega Pro, ben altro andare a trattare i top-player e prendere giocatori all'altezza di una squadra di vertice. Sono passati due anni e il ds azzurro, pur senza parlare (non fu neanche mai ufficialmente presentato) ha fatto ricredere tutti. Lavora nell'ombra, Giuntoli: niente riflettori, niente telecamere (solo una volta si vide in tv e forse meglio sarebbe stato evitare anche in quel caso, quando si lamentò in diretta dell'arbitraggio di Juventus-Napoli di coppa Italia dopo lo scivolone social degli azzurri che avevano invitato via twitter i tifosi a spegnere l'audio giudicando troppo parziale la telecronaca), sempre col telefonino acceso. Quello che aveva seminato prima e durante l'esperienza al Carpi, lo sta raccogliendo ora. Felice l'intuizione di De Laurentiis: se si deve trattare un big intervengo io in prima persona – il suo pensiero – il ds mi serve per scovare talenti giovani che possono diventare potenziali top-player. Detto fatto: da Zielinski a Diawara, da Milik a Rog (e anche lo juventino Pjaca era nel suo mirino prima che si muovessero i bianconeri), ora Ounas dopo aver perso Berenguer che pure era seguito da tempo. Nomi che all'inizio non dicevano o non dicono molto ma che poi si rivelano colpi da novanta. Quand'era al Carpi disse: «Li scelgo grossi e pesanti, oppure piccoli e agili: in un’orchestra servono i tromboni e i violini. Ma soprattutto li scelgo affamati. Chi più della gioventù che gioca nelle serie inferiori può esserlo? La nostra parola d’ordine è sacrificio». Lui sa come si fa, lasciato il campo dopo una carriera modesta da dilettante, prese il patentino B da allenatore. Si laureò a Firenze, all’Isef e da allora iniziò la scalata che l'ha portato al Napoli. Da qui al 31 agosto Giuntoli continuerà a lavorare in uscita (mai svenduti giocatori finora, sempre ben pagati da Inler a Gabbiadini), perchè c'è da piazzare (ma senza rimetterci) Zapata, Pavoletti, Strinic, Rafael e da prendere altri potenziali campioncini. Nessuno dei tifosi forse aveva mai sentito parlare prima di Zinchenko del Manchester City o Rashica del Vitesse o Zeneli dell’Heerenveen, ma adesso non si trema più quando si sentono nomi di “sconosciuti”. Saranno famosi, forse. Grazie alla “garanzia” Giuntoli.

Stefano Grandi


Tags: napoli de laurentiis Giuntoli

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