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Napoli è già una polveriera dopo primo ko, Sarri sotto accusa

24/08/2015 11:54

Napoli è già una polveriera dopo primo ko, Sarri sotto accusa |  Sport e Vai
Aveva messo le mani avanti alla vigilia (“il Sassuolo è il peggior avversario che potesse capitarci”, “ripartiamo dal quinto posto dell’anno scorso ma ora ci sono anche le milanesi”) ma forse neanche Maurizio Sarri si aspettava che la realtà del debutto sulla panchina del Napoli fosse peggio delle peggiori previsioni. Un’illusione durata un quarto d’ora, con Hamsik ad aprire i giochi dopo 2’ e un ritmo tambureggiante che faceva presagire ben altro. Poi il gioco azzurro è diventato uno stucchevole e improduttivo flipper: il poderoso parco attaccanti capace di segnare oltre 100 gol a stagione mortificato con schemi poco adatti alle loro caratteristiche, Mertens in ambasce come seconda punta, Insigne irritante come trequartista, Higuain abbandonato al suo destino e Callejon e Gabbiadini a guardare dalla panchina. Tutto sacrificato sull’altare del modulo made-in-Empoli del neo-tecnico, che chiede solo palle di prima e verticalizzazioni centrali. Così il reparto più forte viene depotenziato e quello più debole, la difesa, continua a fare gli stessi errori di sempre. Inevitabile la sconfitta con un Sassuolo più squadra, che pure nel finale sembrava cotto. E dopo soli 90’ di campionato Napoli è già una polveriera. Sarri è sotto accusa per le scelte tattiche e i cambi effettuati: un gesto coraggioso togliere Higuain dopo un’ora di gioco ma che rischia di costar caro. ARIA TESA - Anche Insigne ha preso malissimo la sostituzione, scagliando con rabbia la pettorina e l’impressione è che l’ambiente cominci già a innervosirsi. I dubbi sulle operazioni di mercato (imbarazzante la prestazione del neo-arrivo Hjsay, preoccupante la decisione di inserire El Kaddouri pur di non cambiare modulo, mentre si stanno per cedere giocatori importanti come De Guzman e Ghoulam) fanno il resto. Sarri è apparso fuori luogo anche negli alibi che ha cercato a fine gara, come lamentarsi dei calendari Fifa che priveranno la squadra dei nazionali per tanto tempo. Una scoperta un po’ tardiva e che tradisce la grande differenza che c’è tra allenare una provinciale che non fa le coppe e non ha nazionali e una big chiamata su più fronti e con gli obblighi di lasciare andar via più di 11 giocatori a ogni turno internazionale. Gli elogi improvvidi ed eccessivi di luglio, quando la maniacalità del tecnico tutto lavoro&sudore veniva incensata a ogni piè sospinto, sta lasciando il posto alle prime critiche anche negli estimatori di Sarri che è chiamato già da domenica in casa contro la Sampdoria a una pronta virata. Altrimenti le cose davvero si complicheranno. Stefano Grandi       

Tags: napoli sassuolo hamsik insigne higuain callejon sarri

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