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Napoli divisa sulle parole di De Laurentiis, Benitez pensa a Cesena e Juve

03/01/2015 11:10

Napoli divisa sulle parole di De Laurentiis, Benitez pensa a Cesena e Juve |  Sport e Vai

Criticato quando in estate non ha accontentato sul mercato i più esigenti, criticato quando per lunghi mesi è rimasto in silenzio, senza commentare l’operato della squadra, criticato quando è tornato in prima linea ed ha ripreso a parlare. Per Aurelio De Laurentiis il rapporto con Napoli è conflittuale da sempre ma il presidente azzurro troppo spesso viene condannato per partito preso. La sua ultima intervista è lo specchio di come ci sia un’attenzione eccessiva a voler cogliere in fallo il patron: è bastata una mezza parolina sull’immaturità dell’ambiente per lottare a certi traguardi per scatenare la reazione offesa di parte della città. In un’intervista al Mattino De Laurentiis ha detto: "In ritiro ho sbagliato a parlare. L'obiettivo del Napoli è essere competitivo sempre. Prima o poi lo scudetto arriverà, ma non perché arriveranno uno o due giocatori. Si vince quando c'è un fronte unico composto da squadra, società e tifoseria. Lo scudetto ci sarà quando l'ambiente sarà maturo". Come una scudisciata in faccia. Immaturi i napoletani? Mai sia. Ed invece proprio il modo con cui Napoli ha voluto replicare al presidente tradisce esattamente l’esistenza di questo gap, che non riguarda certo solo la tifoseria ma che comprende tutto, anche chi – come spesso ha sottolineato anche Benitez – è abituato all’auto-distruzione, alle critiche eccessive sempre e comunque. Eppure in quella stessa intervista De Laurentiis ha mostrato anche una lucidità progettuale, ha ribadito che l’internazionalizzazione del Napoli proseguirà anche se Benitez non dovesse accettare il rinnovo, ha spiegato con ferrea logica perché non ha senso inseguire acquisti come Lavezzi o Balotelli, ha tracciato un esame generale condivisibile. La pazienza era l’oro di Napoli cantato da Peppino Marotta nel suo capolavoro ma oggi Napoli di pazienza ne ha sempre meno. Vuole tutto e subito, dimenticando magari che di passi avanti rispetto al passato recente e non questa squadra ne ha fatti. Qualificandosi con continuità nelle coppe europee, mantenendosi ai vertici in campionato e strappando una leadership stagionale a club più nobili e prestigiosi. Manca ancora tanto perché Napoli possa essere “matura” per lo scudetto e questo vale anche per la stessa società azzurra, che non è al passo dei club più importanti ma intanto la Benitez-band è lì, con due coppe in bacheca e un 2015 che promette ancora sorprese. In sei giorni gli azzurri hanno la possibilità di risalire in classifica e continuare sull’onda lunga dell’entusiasmo post-Supercoppa. Martedì la ripresa con la trasferta a Cesena, domenica ancora la Juventus al San Paolo e il popolo azzurro sogna il bis contro i bianconeri dopo le emozioni infinite di Doha. Il mercato ha portato per ora Gabbiadini e Strinic, che già ha mosso i suoi primi passi al San Paolo nell’allenamento a porte aperte di ieri, e chissà che non possano esserci altri regali nei prossimi giorni. In attesa di capire se l’ambiente possa maturare presto è ora la squadra a dover dimostrare di essere cresciuta, evitando contro il Cesena di incappare nelle consuete amnesie con le piccole e ribadendo che quando davanti ci sono le grandi Higuain e compagni si esaltano.

Stefano Grandi


Tags: juventus napoli de laurentiis scudetto benitez strinic gabbiadini

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