Napoli, De Laurentiis: Punizione di Insigne alla Maradona

Sesta “manita” tra campionato ed Europa League, Higuain che arriva a 22 gol (media di una rete a partita), Insigne che entra in doppia cifra, Callejon che si sblocca in campionato e realizza la sua prima doppietta al San Paolo, primo posto difeso con i denti e con le unghie. Per il Napoli il magic-moment sembra non finire mai: la sesta vittoria di fila, contro l’Empoli caro al suo ex mentore Sarri, è un compendio di virtù e il presidente De Laurentiis è un fiume in piena. Sulla rimonta della Juve preferisce usare l’ironia (“non mi permetto di andare contro il Palazzo, quindi non parlo di Juve. Chi non salta è juventino!”) poi dopo un elogio a Insigne (“un punizione alla Maradona”) e l’ufficialità dell’arrivo di Regini (“Non gli ho ancora parlato, ma abbiamo appena firmato”) il patron azzurro parla dell’Empoli da cui, dopo aver preso Hysaj e Valdifiori in estate, avrebbe voluto anche Tonelli: “Hanno un buon vivaio e spesso escono buoni giocatori. Corsi è molto intelligente e furbo. Alla furbizia si può dare seguito in caso di necessità, ma all'intelligenza bisogna sempre aprire la porta. Forzare la mano per Tonelli non serviva. Durante il mercato si può pure tradire il proprio credo, fatto di stragiovinezza e qualità. Il gioco si fa sempre più duro e ci si logora anzitempo, è bene tenere la mano stretta. E' un po' come partecipare all'asta, non bisogna farsi prendere dal gioco forza del rialzo". .