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Napoli, allarme infortuni: c’entrano i metodi di Benitez?

08/10/2013 13:04

Napoli, allarme infortuni: c’entrano i metodi di Benitez? |  Sport e Vai

Forse è vero che negli ultimi anni la rosa del Napoli non era numericamente ricca di qualità per poter arrivare fino in fondo in tutte le competizioni, ma nell’era mazzarriana un punto di forza reale e concreto è sempre stato l’aspetto atletico e la cura maniacale dei singoli. Grazie al lavoro di tutto lo staff, con in testa il preparatore Pondrelli che il tecnico livornese non a caso ha fortemente voluto con sé all’Inter, la squadra azzurra è stata sempre preservata da infortuni dovuti a origini non traumatiche. Magari giocavano sempre gli stessi 14-15 ma raramente qualcuno di loro era messo ko da prolemi muscolari. Un’arma in più che ha permesso al Napoli di superare il gap tecnico con altri squadroni negli ultimi quattro anni. Con Benitez è cambiato tutto ma ora è lecito chiedersi se le metodologie dello spagnolo non abbiano “cancellato” questo primato del Napoli. I problemi accusati da Higuain, Maggio, Zuniga ed Albiol – i primi due assenti già da prima della gara di Champions con l’Arsenal, gli altri due costretti a dare forfait contro il Livorno e tutti e quattro impossibilitati a rispondere alla chiamata delle nazionali – ripropongono il tema dei carichi di lavoro innovativi portati dallo staff dell’ex allenatore del Chelsea. La squadra in ritiro a Dimaro ha lavorato poco sul fondo ed anche ora si allena meno che in passato. Ora che c’è la sosta, ad esempio, Benitez darà tre giorni pieni di libertà alla squadra, da giovedì a domenica.

IL METODO DI BENITEZ. Oltre che privarsi della possibilità di curare meglio la tattica, soprattutto nella fase difensiva che è quella che desta le maggiori preoccupazioni, appare evidente che il neo-tecnico azzurro si preoccupi di non sovraccaricare di fatica i giocatori anche se siamo solo ad ottobre. Mai in passato il Napoli aveva avuto tanti giocatori fuori per noie muscolari: quello che al Milan ma anche in tante altre squadre è un’emergenza frequente, in casa azzurra è sempre stata una rarissima eccezione. Intendiamoci, tutti e quattro i nazionali attualmente fuori uso dovrebbero rientrare in tempo per la super-sfida con la Roma ma l’allarme rosso è stato già lanciato. Anche per questo, forse, Benitez avrebbe voluto contare su un organico più folto e qualitativo, per poter gestire con maggior cautela la rosa. Ed anche per questo la società si sta muovendo sul mercato. Il campanello suonato a Londra, dopo il ko con l’Arsenal, ma anche le amnesie apparse nelle gare vinte (con Milan e lo stesso Livorno, oltre all’imperdonabile pari interno con il Livorno) hanno reso ancor più impellente la necessità di completare alcuni settori. In difesa non ci sarà un ritorno di fiamma per Rami: abbandonata la pista che porta al centrale francese del Valencia, gli sforzi verranno fatti per convincere Skrtel del Liverpool ad abbassare le pretese economiche.

IL MERCATO. L’alternativa è Schar del Basilea, già fatto visionare più volte dagli osservatori azzurri. Piace anche Bocchetti, pù volte accostato al Napoli in passato, ma costa circa 12 milioni di euro. Pronti rinforzi anche a centrocampo e in attacco: mai tramontata la pista che porta a Gonalons che con il suo Lione non sta vivendo un momento felice, mentre davanti si pensa a una soluzione low-cost nel mercato italiano purchè sia un centravanti di ruolo che possa dare all’occorrenza il cambio a Higuain,

Stefano Grandi


Tags: mazzarri benitez infortuni maggio zuniga higuain Albiol pondrelli

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