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Mourinho torna a sentire rumore nemici, quante risposte pepate

22/09/2021 11:20

Mourinho torna a sentire rumore nemici, quante risposte pepate |  Sport e Vai

Nervoso era alla vigilia del Verona, e si può capire meglio il motivo dopo il ko del Bentegodi, e nervoso è anche oggi Mourinho prima della gara con l'Udinese. Anche di più. Come se fosse tornato a sentire il rumore dei nemici. Para le critiche, risponde a muso duro, attacca a testa alta. Un guerriero in sala stampa. Se è vero che spesso ha fatto capire di avere una rosa risicata, quando gli si parla di mercato e dell'eventuale esigenza di un altro centrocampista di qualità sbotta

“Il mercato è chiuso e già state parlando di mercato, ma non lo faccio. Non posso parlare con voi di quello che vedo io, non capisco la domanda, nemmeno la prima parte in cui chiedete perché la squadra soffre in determinate condizionate. Venivamo da 6 vittorie consecutive e non ho parlato di mercato. Abbiamo perso una partita giocata male e non ho niente da dire a voi. Abbiamo analizzato il match con i miei calciatori, guardando al futuro e non più alla gara contro l’Hellas Verona dove abbiamo perso i tre punti”.

Lo Special One non ci sta neanche a sentire parlare di ko inaspettato a Verona

Qui è troppo facile entrare nella dinamica dell'euforia e della depressione. Perché non potevamo perdere contro l'Hellas? Voi mi avete visto esultare molto in una partita speciale, ma sono stato euforico un minuto in due mesi. Per il resto sono sempre stato equilibrato. Magari sono troppo onesto, avrei potuto dire della pioggia, del campo o del giallo che ha limitato Veretout. Non è un risultato che mi fa cambiare idee, ho esperienza e maturità per non permettere alla gente di deprimersi quando si perde una partita. E viceversa, abbiamo vinto 3 gare, non 30. Lasciateci tranquilli, ci sono squadre che gli anni scorsi hanno dato 20-30 punti alla Roma. Dobbiamo trasformare la tristezza per la sconfitta in motivazione

 

Il portoghese ha la luna storta, gli chiedono del lavoro che si dovrà fare sulla difesa e risponde così

Se non dovevo lavorare tanto, i Friedkin non mi avrebbero fatto 3 anni di contratto, sarebbero bastati 3 mesi. In pochi mesi puoi sviluppare una squadra che è già squadra, altrimenti non ci riesci. Se le occasioni contro il Sassuolo sono una conseguenza delle ambizione nostre, non è un problema per me. Quando ho abbassato Pellegrini con Cristante sapevo cosa sarebbe potuto succedere. I 3 gol subiti con l'Hellas sono troppi: quando vai in trasferta e fai 2 gol devi vincere, neanche pareggiare".

Ultima osservazione sull'euforia/depressione che rischia di colpire anche la squadra

Non posso controllare i tifosi, i miei calciatori fuori di qui. Posso cercare di influenzarli quando sono con me, mi è piaciuto tutto dopo le vittorie, abbiamo celebrato quell’ultimo minuto contro il Sassuolo perché è stato incontrollabile, ma lo spogliatoio è stato sempre equilibrato, poi eravamo tristi domenica e mi piace perché vogliamo riscattarci. Dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione, rimanendo stabili. Prima della sconfitta abbiamo parlato della nostra cena, la nostra stagione non è un’alta pista ma è fatta di curve e serve guidare con concentrazione, visione e tranquillità, non è un’autostrada se non per una squadra super top tipo Bayern Monaco, PSG. La nostra stagione non è un’autostrada, andiamo avanti piano piano”.


Tags: Roma mourinho hellas verona

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