Mourinho: Non sono come Conte che gioca difesa e contropiede

Chissà che le voci sull'interesse dell'Inter per Conte non abbiano fatto un po' ingelosire Mourinho. Lo Special One, che aspetta ancora una panchina per la prossima stagione, parlando a BeiN Sports ha parlato del suo passato, ma anche del suo prossimo lavoro. "Per quanto mi riguarda, non inizierò a discutere con il mio nuovo club se prima di tutto la società non sarà chiara con me per quanto concerne gli obiettivi da raggiungere a proposito delle strutture e dei risultati sportivi. Voglio conoscere esattamente cosa il club vuole e cosa può mettere a disposizione per raggiungere tali obiettivi". Il tecnico portoghese si vuol scrollare di dosso l'etichetta di tecnico pragmatico e batte sul divertimento che offrono le sue squadre: "Il mio primo Chelsea, quello del 2004-2006, era una squadra fenomenale sia a livello di divertimento, di produzione offensiva e di fase difensiva, Altro esempio: quando si parla di Barcellona-Inter 1-0, il ritorno della semifinale Champions del 2010, si racconta di una grande prestazione a livello difensivo. Ma nessuno dice che affrontare quella partita, in 10 uomini e contro un avversario enorme, pensando di poter difendere il risultato fu possibile perché nel match d'andata il risultato era stato di 3-1 per noi. E a San Siro potevamo farne anche 4 o 5... Quando sono tornato al Chelsea, poi, abbiamo vinto il campionato pur non essendo affatto il miglior team d'Inghilterra. Ed è stato possibile perché la strategia prevalse sulla filosofia. In seguito, quando il Chelsea ha vinto di nuovo il titolo con Antonio Conte, era chiaramente una squadra basata sul contropiede. Grandissima difesa e grandissimo contrattacco. Però trattandosi di Conte e non di me la storia cambia...".