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Morto Rivolta, ex difensore Inter dei record: aveva malattia incurabile

03/11/2019 11:11

Morto Rivolta, ex difensore Inter dei record: aveva malattia incurabile |  Sport e Vai

Non ce l'ha fatto Alberto Rivolta, ex difensore dell'Inter dei record dell'89, che da 25 anni combatteva contro un'ependimoma midollare, un tumore rarissimo del sistema nervoso centrale che l’aveva costretto alla carrozzella. A soli 51 anni Rivolta è morto oggi a Monza. Recentemente aveva raccontato il suo calvario a Il Giorno: «Ho avuto modo di far parte dell’Inter dei record, quella del Trap e di Zenga, di Matthäus e Riccardo Ferri. Ero riserva, vero, ma nella stagione dello scudetto, 1988-1989 almeno una presenza l’ ho fatta, e la gente mi associa a quella squadra. Perciò tanti tifosi si sono ricordati di me, con affetto, ora che sto combattendo una terribile malattia…». L'ex difensore ricordava le operazioni su operazioni cui si era dovuto sottoporre: "Poi nel 2006 mentre ero al mare un altro doloroso mal di schiena: colpa di tante microlesioni a livello lombare. Feci la risonanza. poi una nuova operazione ma non riuscirono a eliminare tutte le lesioni. E da lì al 2013 fu un calvario: ogni anno un intervento chirurgico, prima dorsale, poi lombare e anche cervicale. I medici riprovarono con la radioterapia ma dal 2013 sono paralizzato… le gambe non si muovono più. Nuova riabilitazione al Cto di Milano, fra i 6 e 8 mesi, per imparare a stare su una sedia a rotelle. Però cercarono di tranquillizzarmi dicendo che non avrei avuto problemi alla testa. E invece il giorno del mio compleanno fui operato alla parte destra…persi udito, occhio, la bocca restò storta… addirittura non mi volevano operare, ma sono una testa dura. Per 25 anni lottavo contro questa malattia e non volevo mollare… Ho rischiato e tutto sommato e andata bene, avendo perso solo un occhio, l’udito e la bocca storta, è andata bene». Il calvario dura ancora oggi: «Io abito a Lissone, ma adesso sono in un hospice a Monza… A casa non ero più gestibile, non riuscivo neppure a passare dal letto al bagno e così mia moglie ha trovato una soluzione, cercando un posto dove potessero aiutarmiSono qui, a due chilometri da casa mia, mi stanno curando alla grande: morfina, buscopan, una pompa nella gamba che mi inietta morfina 24 ore al giorno…». Gli amici non l'avevano dimenticato: «I miei compagni di squadra dello scudetto dei record… Pensi, qualche giorno fa è venuto Baresi. Malgioglio passa tutte le settimane… E poi Riccardo Ferri, Ciocci, insomma gli amici non mi hanno dimenticato. Poi è venuto anche Patrizio Sala, non me lo sarei mai aspettato.La mia speranza è tenere duro ma è molto difficile… L’ho fatto per 27 anni…non mollo adesso…». Purtroppo la malattia ha vinto.


Tags: inter baresi Ferri

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