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Morricone era tifoso sfegatato, ecco i suoi idoli

06/07/2020 09:01

Morricone era tifoso sfegatato, ecco i suoi idoli |  Sport e Vai

Ennio Morricone, scomparso oggi a 91 anni, era anche un grande tifoso di calcio oltre che inarrivabile compositore ed autore di colonne sonore da Oscar. Il maestro era un fan sfegatato della Roma ed appassionato di calcio tanto che nel 1978 scrisse anche la sigla ufficiale dei Mondiali in Argentina.  Otto anni fa rilasciò anche un'intervista al sito ufficiale giallorosso, rivelando i giocatori che amava di più: "A me piaceva molto anche Antonio Carlos Zago, anche se a volte era un po’ fumantino. Ma soprattutto Giacomo Losi...".

Morricone e l'amore per la Roma

Per Morricone "La  Roma è una squadra da sempre con un carattere internazionale ma che sentimentalmente è racchiusa nei propri rioni. E’ una squadra aperta alla gente, al popolo, e comunque ha la capacità di essere internazionale, globale. E per questo lascia molto spazio alla fantasia: devo dire che il samba, o una bella bossa nova, mi piacciono di più. O per lo meno le trovo più adatte ad una squadra brillante, come speriamo possa essere la Roma nella stagione che verrà. La bossa nova è dinamica. Il tango invece è sinuoso, sensuale. Per tornare a Losi: lui aveva un ritmo tutto suo, era unico”.

Morricone e il rimpianto per la sigla di Argentina '78

Un rimpianto Morricone ce l'ha proprio quella sigla per i Mondiali 78: "scrissi la sigla, utilizzata molto male, per i Mondiali di Argentina ’78. andò male, anche il motivo di quella marcetta lo ricordo benissimo. Sostanzialmente ero convinto che avrebbero utilizzato il mio arrangiamento nella sua incisione originale per aprire le trasmissioni televisive. Invece andò a finire che le televisioni aprirono sempre riprendendo l’audio da un microfono piazzato tra i tifosi mentre una banda con pochissimi orchestrali eseguiva quello che avevo scritto. Faceva pena”. Poi  ricordi migliori? "Alcune partite della Roma. Una su tutte un Roma-Juventus 2-1 del 1993, fu quella volta in cui Roberto Baggio e quell’altro attaccante…Vialli!. Ecco, lui e Baggio sbagliarono un rigore a testa e vincemmo noi. Mi prese un colpo, fu indimenticabile”.

Morricone e il primo impatto con la Roma

Infine il ricordo di Morricone sul suo primo impatto con la Roma: “Lo ricordo benissimo. Allo stadio ora non vado da tanto, devo dire la verità, mi piace stare a casa. Ho questo schermo grandissimo in cui vedo la testa di Totti enorme. Quando andavamo allo stadio con Sergio Leone ricordo sempre il delirio, il parcheggio, l’entusiasmo della folla ma anche le file. Quanto alla mia prima volta allo stadio, ho un ricordo nitido. Andai a Campo Testaccio con mio padre, ero piccolo. Avevamo un posto in piedi dietro alla porta, ero a pochi metri da Guido Masetti…sì, quel giorno in porta c’era lui mi sembra di ricordare, era un Roma-Juventus 1-0”.


Tags: Roma tifoso morricone

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