Sport E Vai  Sport e Vai
Venerdì 29 Marzo 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Montolivo: Ecco tutta la mia verità, mai rifiutato un trasferimento

13/11/2019 09:03

Montolivo: Ecco tutta la mia verità, mai rifiutato un trasferimento |  Sport e Vai

Mesi in silenzio, ad ascoltare anche tante cattiverie sul suo conto. Ora però Riccardo Montolivo racconta la sua verità. L'ex centrocampista del Milan si confessa al Corriere della sera e ripercorre gli ultimi periodi difficili in rossonero: "Quando Gattuso preferì avanzare Calabria invece di farmi giocare contro la Fiorentina ho capito che il problema non fossi io e che le risposte alle mie domande non sarebbero mai più arrivate. Ho parlato con il tecnico, mi ha detto che i miei dati nei test non erano al livello dei miei compagni. Come sarebbe stato impossibile visto che fino a metà novembre non mi è mai stato concesso di allenarmi con il gruppo... Dopo il 'torello' con la squadra, venivo invitato ad allenarmi, spesso solo, altre volte con Halilovic o con i giovani della Primavera. Per me non è successo nulla con Gattuso, ma non so. Non sono riuscito a spiegarmi questa situazione e non ho mai avuto risposte. Eppure, quando sostituì Montella, Gattuso chiamò me e qualche altro giocatore più esperto per chiedere e ottenere il giusto sostegno". Poi aggiunge: "Non ero più capitano dall’estate precedente, dopo l’arrivo di Bonucci, Montella e Mirabelli mi dicono che avrei dovuto cedergli la fascia di capitano. Rispondo che non mi sembrava una buona idea, perché il Milan era un grande club, aveva equilibri delicati, altri compagni come Bonaventura avrebbero svolto meglio quel ruolo e comunque la decisione doveva essere presa nello spogliato. Loro risposero che non c’era discussione, era la scelta dell’allora presidente Yonghong Li. Stessa risposta che ebbi da Bonucci". Il centrocampista rivela: "Biglia era un acquisto importante e poteva starci un cambio delle gerarchie, lui titolare e io a giocarmi il posto. A fine luglio 2018 non parto con i compagni per gli Usa, non mi venne mai spiegato perché. I dati di Milan Lab confermarono la mia ottima condizione, ma evidentemente non era questo il problema. La decisione mi venne comunicata dal team manager, con un sms il giorno prima della partenza. Poi ne ho parlato anche con Leonardo e Maldini, tutti mi dissero che ero diventato la terza scelta, che dovevo capire. Ma era un senso di ignavia, la cosa che più mi deprimeva. Dopo l’episodio di Milan-Fiorentina, mi è sembrato chiaro che non fossi più la terza scelta. Forse ero diventato la nona. Poi entrare in finale di Coppa Italia sul 4-0 per la Juve non era certo una manifestazione di stima e affetto". Infine sulla scelta di rimanere: "Sono rimasto per motivi diversi. A fine luglio, dopo la non convocazione per la tournée, mancavano una manciata di giorni alla fine del calciomercato, che quell’estate chiudeva a Ferragosto. Poi a gennaio era iniziato uno stillicidio di voci. Io stavo bene, sto bene, ma qualcuno iniziava a non crederci: come se non si volesse contraddire il Milan e puntare su di me. Comunque sia chiaro: non ho mai rifiutato un trasferimento". 
 


Tags: milan gattuso Montolivo

Articoli Correlati