Montella: Il club non è intervenuto su moduli e tattica, ecco che ci siamo detti

Un'oretta di confronto con Fassone e Mirabelli, un discorsetto alla squadra e Vincenzo Montella è pronto a ripartire. Dopo la delusione di Genova e il brutto ko contro la Sampdoria, l'allenatore del Milan ci mette la faccia sulla tv di casa, Milan tv, e dice la sua sul momento-no della squadra. Accetta critiche e confronti ma assicura un riscatto: “Credo che le critiche sono oggettivamente giuste, è stato giusto esternarle anche oggi. Siamo tutti d'accordo sul fatto che la prestazione è stata al di sotto come atteggiamento del livello del Milan in questo momento. Il mio obiettivo è capire perché questo sia successo, per cercare di intervenire. Ci siamo confrontati con la società prima e con i calciatori dopo, tutti insieme. Siamo consapevoli di dover creare velocemente una mentalità vincente. Ci sono tanti modi e via, ma ci sono delle regole che valgono. Dobbiamo creare una mentalità e raggiungere equilibri importanti. Dobbiamo accettare le critiche, essere equilibrati e non perdere lucidità nell'analizzare tutto". La società si è fatta sentire, ma rispettando ruoli e competenze: "Non bisogna cercare uno o più colpevoli, la società mi ha chiesto di intervenire per non ripetere più queste prestazione, ma non certo di intervenire su moduli e sui calciatori, che è una cosa di mia pertinenza. Bisogna lavorare soprattutto sulla continuità di prestazione, da questo si parte sulla mentalità. Le mentalità vincenti si costruiscono nel tempo, a volte anche inciampando. Se siamo intelligenti, preparati e lucidi, queste cadute possono alzare il livello della competitività". Montella difende a spada tratta il turnover: "Ritengo impensabile che un calciatore possa giocare ogni tre giorni. Ovviamente ci sono delle eccezioni, qualcuno può sopperire con la mentalità. Fisicamente e a livello nerovoso non si possono fare tutte le partite allo stesso modo. Stiamo lavorando con una certa logica, le scelte ogni volta sono abbastanza faticosa, ma credo riusciremo a portare avanti tanti calciatori e una fisionomia. Una squadra si costruisce nel tempo, abbiamo preso coscienza, siamo consapevoli che con il giusto aiuto ai giocatori possiamo innalzare le loro prestazioni". La pressione c'è ma non spaventa: “Fanno parte di chi lavora nel Milan, sia di allenatore che giocatori. Da giovedì a domenica c'è poco tempo per preparare la partita, dovrò intervenire per centellinare le forze di tutti”.

Stefano Grandi