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Mondiali a 48 squadre, Infantino: Calcio non è esclusiva Europa e Sudamerica

10/01/2017 17:12

Mondiali a 48 squadre, Infantino: Calcio non è esclusiva Europa e Sudamerica |  Sport e Vai

Se già in passato l'allargamento planetario voluto da Blatter aveva fatto storcere il naso a molte nazioni in Europa, è scontato che la rivoluzione voluta dal suo erede sulla poltrona di presidente della Fifa sia destinata a far discutere. Portare i Mondiali a 48 squadre è stata una vittoria personale di Infantino che spiega le ragioni della validità dell'idea: “Sono felice perché è una decisione presa all'unanimità. Il Mondiale sarà a 48 squadre, con 16 gironi da tre: passeranno le prime due di ogni gruppo. Poi ci saranno i sedicesimi. Durerà 32 giorni, come adesso e si svolgerà in 12 stadi. Chi vincerà alla fine avrà giocato 7 partite, proprio come col format attuale. Per tante nazioni sarà una grandissima occasione. Ci saranno 16 squadre in più, magari per qualcuna sarà la prima volta. La decisione è stata unanime, sarà un Mondiale più moderno e partecipato, in tanti potranno realizzare i propri sogni. Il Mondiale si disputerà in 32 giorni, come nel format attuale. Siamo stati attenti a non aggiungere date o partite, anche per non pesare su club e giocatori. Chi vincerà il Mondiale, alla fine avrà giocato 7 partite, proprio come oggi. Ci saranno 48 squadre, suddivise in 16 gironi da tre. Passeranno le prime due, che andranno ai sedicesimi: lì si incroceranno le prime con le seconde". Sul banco si studiano i metodi per stabilire il passaggio del turno, come eventualmente i rigori dopo i pareggi: "È troppo presto ora per decidere, sono cose che verranno studiate negli anni a ridosso del Mondiale 2026. Per adesso abbiamo già tante regole sul passaggio del turno, come la differenza reti. Ma anche il ranking, che è un valore obiettivo". Dalla Germania sono piovute le prime critiche, Infantino spiega: "Con qualsiasi format la Germania ci sarà sempre ai Mondiali. Per le altre invece, è una grande occasione. Con i club c'è dialogo e un canale aperto: sappiamo che ci sono delle criticità, ma non abbiamo stravolto il calendario e il Mondiale durerà come adesso. Siamo entrati nel 21esimo secolo. Il calcio non è più una questione che riguarda solo Europa e Sud-America. Il livello generale è molto cresciuto. Sono certo che la decisione odierna è molto positiva per il nostro mondo".


Tags: mondiali fifa infantino

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