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Moggi: Quanti club porteranno libri in tribunale se non si riparte

30/04/2020 16:10

Moggi: Quanti club porteranno libri in tribunale se non si riparte |  Sport e Vai

Duro affondo di Luciano Moggi che mette il dito nella piaga dei problemi del calcio. L'ex dg della Juventus scrive su Libero e posta su Facebook il suo pensiero, Questi i passaggi principali: "Mai, come in questo periodo, si sente la mancanza del calcio per il quale si fanno addirittura i sondaggi se ricominciare o meno il campionato. Solo il nostro Governo tergiversa rimandando da un giorno all’altro la decisione di riprendere o quanto meno di sospendere l’attività. Verrebbe da pensare che i nostri Governanti non si rendano conto dell’importanza che riveste il movimento pallonaro nella economia della nostra Nazione:

nel ricordare a Spadafora che la paura è la più brutta consigliera, gli rammentiamo anche che lui , come Ministro dello sport, deve caricarsi sulle spalle la responsabilità di liberare il calcio come hanno fatto già in Germania e Inghilterra oppure fermarlo come ha fatto la Francia.
Ma decida .
 

Intanto in Figc si spinge per ripartire, perché Gravina sa cosa potrebbe succedere se ciò non avvenisse: diverse società, anche della massima serie , potrebbero essere costrette a portare i libri in tribunale, venendo meno i diritti televisivi che hanno un’incidenza del 40% sui conti di ciascuna squadra, peraltro già scontati in Banca dalla maggior parte delle società .


In Lega come sempre il caos : ognuno a pensare al proprio orticello. Chi dice di annullare il campionato per paura di retrocedere, chi invece vuole ricominciare per provare a vincerlo. Nessuna unità di intenti , con decisioni a gruppi contrapposti e la maggioranza vince. Se Spadafora dovesse immischiarsi in questo contesto, segnerebbe inevitabilmente la fine del suo ministero. Sappia che per eleggere un Presidente di Lega , occorrono solitamente una diecina di assemblee e spesso la Lega è stata commissariata per non aver raggiunto il quorum di consensi.
C’è da augurarsi che si faccia di tutto per ripartire, ovviamente con le cautele del caso,copiando, se occorre , la Germania che, quanto a organizzazione ,è sempre un passo avanti a tutti. La Bundesliga è già pronta a ripartire , presumibilmente il 23 maggio, con un protocollo rigidissimo che prevede l’isolamento di eventuali giocatori che dovessero risultare positivi, continuando ciononostante, a giocare con i dovuti mezzi di precauzione per tutti, e senza diffondere il nome delle persone infette.
Per attuare questo programma occorrono naturalmente persone carismatiche , abituate a prendere decisioni , che in Germania abbondano . Mentre da noi la paura la fa da padrona, e non si hanno notizie di personaggi autoritari al comando.
 


Tags: governo ministro moggi

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