Sport E Vai  Sport e Vai
Giovedì 25 Aprile 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Moggi: Le verità su calciopoli, sentite che dicevano Galliani e Carraro

06/01/2019 09:19

Moggi: Le verità su calciopoli, sentite che dicevano Galliani e Carraro |  Sport e Vai

Non sarà mai un capitolo chiuso. Calciopoli resta un nervo scoperto per il calcio italiano e Luciano Moggi ogni volta che può ci torna per dare la sua versione dei fatti. Oggi lo fa su Libero, dove rivela alcune intercettazioni che dimostrerebbero il coinvolgimento di altre società, come Milan e Inter, e gli interventi di Carraro - all'epoca presidente federale - che avrebbe sì condizionato gli arbitri ma contro la Juve. Ecco che scrive Moggi: "Nonostante siano in tanti a dire di non parlare più di Calciopoli, spunta sempre qualcuno che vuole vuol tornare sul tema e magari farebbe bene a tacere.È il caso dell’ex maggiore dei carabinieri Attilio Auricchio, che dirigeva la caserma di via Inselci a Roma, da cui partì l’inchiesta di Calciopoli. Purtroppo ad Auricchio sono “sfuggite” alcune intercettazioni interessanti che ci raccontano invece chi, effettivamente, aveva il potere di condizionare il nostro torneo".

GALLIANI DECIDE QUANDO SI GIOCA - "Sentite cosa dice Galliani, allora presidente della Lega e anche vice presidente esecutivo del Milan, dopo la morte di Papa Wojtyla, in relazione alla partita sospesa in memoria del Pontefice e circa la data per poterla recuperare: «Moggi e Capello volevano giocare due giorni dopo la morte di Sua Santità, ma siccome, in qualità di Presidente della Lega, devo decidere io ho rimandato la gara con il Siena di una settimana... così potremo recuperare Kakà infortunato ». Lo diceva a Meani, dirigente addetto agli arbitri del Milan e a Costacurta. E mentre il Presidente della Lega curava gli interessi del suo Milan, il presidente federale Carraro aveva a cuore sia il titolo di campione d’Italia che le retrocessioni. Ecco cosa dice al designatore Bergamo il 26 settembre 2004 subito dopo il sorteggio: «...chi è stato sorteggiato per Inter- Juve ?». Alla risposta «Rodomonti», Carraro replica: «telefonagli e digli che non faccia favori alla Juve, magari a quelli che stanno dietro in classifica» (l’Inter n.d.r.). La cosa si poteva anche ipotizzare come gesto di carineria nei confronti di Moratti, se non avesse leso gli interessi della Juve e favorito indirettamente quelli del Milan (di cui lui era stato anche presidente) in lotta con la Juve per il primo posto. Non fu infatti espulso il portiere nerazzurro Toldo e Rodomonti poi confessò all’altro designatore Pairetto (evidentemente ignaro della tresca) di aver sbagliato.

CARRARO FURIOSO - "A proposito poi delle retrocessioni, interessante la telefonata tra Bergamo e un Carraro arrabbiato con il designatore perché preoccupato delle sorti della Lazio, in piena lotta retrocessione: «Ti avevo detto di dare una mano alla Lazio... evidentemente a te non danno retta (chi, gli arbitri? n.d.r.) e la prossima volta ci penso io direttamente.Comunque domenica la Lazio va a Milano e non possiamo far niente, dopo però va aiutata». «E non può retrocedere neppure la Fiorentina perché sarebbe un danno per il campionato». Tutte queste intercettazioni sono “sfuggite” evidentemente ad Auricchio il quale, anziché parlare del numero dei campionati vinti dalla Juve, potrebbe dire come si poteva condizionare il campionato avendo contro Figc, Lega, e designatore, considerando poi che gli arbitri vennero tutti assolti per non aver commesso il fatto, meno uno (De Santis) che nulla aveva a che vedere con la Juve. Anzi le dava contro.”.


Tags: juventus calciopoli moggi

Articoli Correlati