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Milan, tifosi furiosi: Stavolta sì, è come quel ko con la Cavese

22/04/2018 14:23

Milan, tifosi furiosi: Stavolta sì, è come quel ko con la Cavese |  Sport e Vai

Se alla fine quei 5 punti lasciati per strada col Benevento, tra andata e ritorno, dovessero costare l'Europa a un Milan che di soldi anche dalle partecipazione alle coppe ha bisogno come dell'ossigeno per respirare, sì che ci sarebbe da fasciarsi la testa. Il day-after lo 0-1 contro l'ultima della classe, una squadra di fatto già retrocessa, è davvero da caccia alle streghe ma i sanniti non c'entrano. I tifosi sono sul piede di guerra: non si vince da più di un mese, c'erano stati 4 pari di fila e va bene ma la sconfitta con la cenerentola giallorossa è una macchia che resta. Quel pari dell'andata, col clamoroso gol allo scadere del portiere del Benevento Brignoli, aveva già scatenato ironie di ogni tipo. E il Milan, sul suo sito ufficiale, si era affrettato a fare dei distinguo: no, non è come quella sconfitta con la Cavese. Stavolta però il paragone c'è tutto: ko a San Siro contro una campana pericolante a dir poco. Il 7 novembre 1982, nel campionato di Serie B, sotto la guida di Ilario Castagner, il Milan perse per 2-1 a San Siro con la Cavese del compianto Piero Santin. Milan avanti al 7′ con lo ‘squalo’ Joe Jordan poi rimonta e sorpasso con una rete dalla distanza di Costante Tivelli e con un colpo di testa di Bartolomeo Di Michele. Tripudio per la Cavese, come ieri per il Benevento, e vergogna per il Milan. Uguale ad ora. Non bastano le scuse di Mirabelli e le colpe che si è preso Gattuso, che ha annullato anche il giorno libero di domani. Il tecnico ha provato a spiegare le sue scelte, a partire dal modulo ma è sembrato più un atto per motivare il non aver mai utilizzato prima lo schema a due punte (“La scelta è stata perchè avevo due giocatori larghi nel ruolo più giusto e pensavo che con due attaccanti potevo riempire l'area. Ora siete convinti che con il 4-4-2 diamo più campo agli avversari?") si è preso le sue responsabilità (“Ho detto ai miei ragazzi che indossiamo una maglia gloriosa e oggi provo una vergogna pazzesca. Anche i miei giocatori sanno che inizia a diventare dura andare in Europa League se non ci diamo una svegliata. Ci assumiamo le nostre responsabilità e stiamo insieme”) e ha provato a dettare la ricetta: “Dobbiamo rispettare i nostri avversari ed avere il veleno negli occhi. Dobbiamo metterci a disposizione e fare le cose come si deve. Non me ne frega nulla di quanto fatto di buono fino a poche settimane fa. A me non piace fare ste figuracce con una squadra che sento mia- L'interpretazione della partita in parecchi giocatori è stata imbarazzante e la colpa maggiore è la mia. Se siamo alla canna del gas si deve giocare dando tutto. So quello che non sta andando. E' una squadra che si allena sempre bene, però poi arriviamo alla partita e sto toccando con mano che l'interpretazione è diversa rispetto a quello che prepariamo". C'è un mese di tempo per cancellare la macchia, ma la vergogna, per ora, resta.

Stefano Grandi

 


Tags: milan cavese gattuso

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