Milan, Seedorf: Niente tensione con Galliani, sono esigente con Balo

Il Clarence Seedorf versione zen è quello che si presenta alla vigilia della gara con la Fiorentina, una partita che – a detta di molti – potrebbe anche segnare il capolinea della sua avventura al Milan. Eppure il tecnico olandese ostenta tranquillità. Come se queste settimane di polemiche, paure e soprattutto risultati deludenti non ne avessero scalfito la corazza. Seedorf intanto assicura di non aver problemi con Galliani, che sta agendo da tutor e che è in ritiro con la squadra da sabato scorso: : "Non c'è mai stata tensione tra di noi, la comunicazione tra di noi c'è sempre stata e andiamo avanti per fare il bene del Milan". Poi analizzando il suo momento personale dice: “Ho una filosofia di vita che mi consente di vivere anche momenti di difficoltà e stress con equilibrio. Non mi fa piacere leggere o sentire certe cose, sono un essere umano; però ho costruito la mia vita con questi aspetti e sono sempre stato vincente. Mi alzo presto, faccio otto ore al giorno a Milanello per preparare la squadra al meglio e per portare a casa i risultati. Non mancherà mai il mio impegno ma ora cerchiamo i risultati". L’altro argomento evergreen, sempre di attualità, è quello di Balotelli. Seedorf smentisce di avere un occhio di riguardo per SuperMario, anzi: “"Fin dal primo giorno cerco di capire le esigenze di tutti. Con Mario ho fatto la stessa cosa, quando va in campo sono molto esigente perchè ha un grande potenziale. Lui è un punto di riferimento mediatico, ma non ci sono differenze nel mio approccio anche se i modi devono cambiare da persona a persona. Come tutti si impegna in allenamento". Poi si passa alla partita: “A Firenze non faremo turnover, i cambiamenti saranno legati a esigenze precise perchè alcuni giocatori non sono disponibili. Aver recuperato contro il Parma in dieci è stato un buon segnale. La squadra sta meglio. Domani Taarabt potrebbe tornare titolare. E' partito benissimo, ma non possiamo aspettarci che sia il salvatore della Patria. Abbiamo molta qualità in avanti e nessuno viene messo da parte. Ho già fatto dei cambiamenti, anche contro la Lazio ho fatto dei cambiamenti. Io cerco solo di portare a casa i risultati. Il modulo per me non è sacro, è sacra la mia filosofia e come vedo il calcio. Questo si adatta ad ogni modulo. Kakà a Roma ha avuto una posizione più centrale. Poi nel calcio bisogna approfittare degli spazi che lascia la squadra avversaria e per questo si è allargato a destra".

Stefano Grandi