Milan-Napoli è anche Balo-Insigne, entrambi sognano l’Italia

Crocevia di sogni e ambizioni dopo un turbolento avvio di stagione, Milan-Napoli di domenica a San Siro non è solo un test-verità per capire la reale caratura di due pretendenti quantomeno per la zona-Champions, ma anche un banco di prova per due protagonisti ritrovati che ambiscono a conquistare la stima del ct Conte. Mario Balotelli e Lorenzo Insigne sono tra i giocatori più in forma rispettivamente del Milan depresso post-Genoa e del Napoli euforico dopo il successo sulla Juve. In una Nazionale orfana di veri talenti, soprattutto in attacco, Mario tornato Super (o quasi) in rossonero e Lorenzo il Magnifico chiedono spazio. All’ex Liverpool è bastato un eurogol all’Udinese su punizione, nella prima partita giocata da titolare, e una prestazione più che buona ieri a Marassi nonostante la sconfitta (condita da preziosismi d’autore come un assist su “rabona”) per far parlare nuovamente di lui in chiave azzurra. Tormentato il suo rapporto con l’Italia, che si era interrotto dopo i disastrosi mondiali in Brasile, quando i senatori della squadra – da De Rossi a Buffon – lo indicarono (semi) apertamente come la mela marcia del gruppo, ma Balotelli – che due anni prima era stato grande protagonista agli Europei con la doppietta strepitosa alla Germania in semifinale – non ha mai smesso di sperare nella maglia azzurra e ora spera di far ricredere Conte. Il ct ha sempre detto che le porte dell’Italia sono aperte per tutti e non è escluso che domenica possa essere proprio al Meazza per vedere da vicino sia Balotelli che Insigne. IL MAGIC MOMENT - Anche il napoletano faceva parte della sfortunata spedizione in Brasile (dove giocò solo un tempo senza incidere nel ko con Costa Rica) ma sta risalendo nel borsino degli azzurrabili grazie al suo felice momento col Napoli. Inizialmente schierato fuori ruolo da Sarri, che lo vedeva come trequartista, da quando è stato restituito al suo ruolo naturale di punta esterna Lorenzinho sta facendo sfracelli: tra i migliori contro la Lazio, è stato decisivo anche con la Juve. Suo il gol del vantaggio iniziale, assieme ad altre giocate d’autore che ne legittimano la candidatura alla Nazionale. La botta rimediata contro i bianconeri non sembra destare grosse preoccupazioni, a Milano dovrebbe esserci. Conquistare Conte anche per lui è ora una “mission” troppo importante. Proprio domenica il ct diramerà le convocazioni per i prossimi due impegni di qualificazione verso Euro2016, di sabato 10 ottobre in trasferta contro l’Azerbaijan e di martedì 13 ottobre contro la Norvegia. Stefano Grandi