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Milan, Inzaghi: Peccato non poter fare ancora gol a Benitez

13/12/2014 13:27

Milan, Inzaghi: Peccato non poter fare ancora gol a Benitez |  Sport e Vai

Rafa Benitez si ricorda benissimo di Inzaghi. Era la finale di Champions del 2007 ad Atene quando Superpippo affossò il Liverpool allenato dallo spagnolo con una doppietta per la rivincita della finale di due anni prima a Istanbul. Domani i due si ritroveranno avversari ma stavolta Inzaghi non potrà ripetersi, visto che è passato anche lui sulla panchina: “L'unica cosa sicura è che non potrò fargli gol. Atene è un bel ricordo, è la serata più bella della mia vita. Per lui era qualche anno prima, ma io ero in tribuna. E' sempre bello e importante sfidare un allenatore e squadre del genere. Sarà un bel banco di prova dopo una bella settimana. Una partita positiva potrebbe darci grande forza. Loro hanno grande qualità in avanti. Conosciamo i loro giocatori. L'anno scorso il Milan fece una grande partita ma perdette per un grande tiro di Higuain. Dobbiamo riscattare la gara di Genova, che non è stata così male come è stata dipinta. Una squadra come noi deve almeno pareggiare una gara simile. Il Genoa non ci ha mai tirato in porta". Molti hanno criticato la scelta di inserire Montolivo e De Jong dall’inizio, due reduci da lunghi infortuni: “Le definisco le chiacchiere da bar che non mi piacciono. De Jong era pienamente recuperato. Montolivo è fondamentale, è un obbligo recuperarlo piano piano. Era quasi un mese che si allenava con noi. Sono contento di averlo fatto partire dall'inizio. Chi ha fiducia nella mia professionalità deve rispettare quello che vedo durante la settimana. Poi ognuno ha il proprio pensiero. Devo cercare di fare il bene del Milan”. Fatto sta che quel salto di qualità tanto atteso non c’è stato: "Ce lo siamo chiesti tutti. Da questa situazione si può uscire col lavoro. La squadra non è in grado di attuare questo salto. Mi spiace non essere arrivato al terzo posto. Noi dobbiamo trovare continuità, ci è mancato quel salto di qualità che tutti fanno fatica a fare. Lo stesso Napoli, che voleva vincere lo scudetto, è lì con noi. Idem l'Inter che ha preso l'allenatore probabilmente più bravo in giro". Inzaghi si fa forte anche del sostegno di Berlusconi: “Lui sa tanto, sa che ci vuole pazienza. Quando perdiamo mi chiama tutti i giorni. Con questa unità di intenti, sponsor, tifosi e società torneremo presto grandi. Non vogliamo illudere nessuno. Ho sempre detto che ci vuole pazienza e fare un passo indietro. A Genova mi sono arrabbiato, inutile nasconderlo, perché una squadra che non ha mai tirato in porta ci ha battuto. Hanno avuto più fame di noi e non era mai successo. Non possiamo perdere punti per un calcio d'angolo. Così è difficile da digerire. Avremmo almeno dovuto pareggiare. I ragazzi sanno che ero arrabbiato, ma sono felice di come hanno lavorato in settimana. La crescita della squadra passa anche da questi alti e bassi. Era la seconda o terza volta che potevamo andare al terzo posto, la prossima volta ci riusciremo". Dopo aver assolto Muntari per l’intervento che ha messo ko van Ginkel (“E' stato un intervento duro, non è stato un intervento killer altrimenti Muntari sarebbe già fuori rosa. Spiace per Van Ginkel, non c'era intenzioen di far male. Il caso per me è chiuso") Inzaghi continua a difendere Torres, nonostante le voci che parlano di addio prossimo: “Mi auguro che Torres e Pazzini ci facciano quei gol per farci cullare quel sogno. Torres è contento di stare qui, siamo contenti di averlo". Sul problema dei gol su calcio piazzato l’allenatore rossonero precisa: “Abbiamo preso 71 corner contro e 5 gol, non 6, siamo nella media. Chiaro, la Juve non ne ha preso nanche uno ma ha caratteristiche fisiche diverse. Stiamo analizzando la cosa e porvi rimedio, ma è chiaro che i corner ci hanno tolto qualche punto. Forse serve un pizzico di attenzione in più".

Stefano Grandi


Tags: milan napoli liverpool torres benitez INZAGHI Muntari van Ginkel

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