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Milan, Gattuso tecnico della Primavera: Non voglio sostituire Montella

26/05/2017 16:48

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E' ufficiale l'ingaggio di Rino Gattuso come nuovo allenatore della Primavera del Milan. Il club rossonero lo saluta così: “Ci siamo lasciati il 13 maggio 2012 con la promessa di ritrovarci. Ed eccoci qui, 5 anni dopo, di nuovo insieme. Rino Gattuso torna a casa. La sua, quella rossonera. Dopo 13 stagioni da giocatore con la maglia del Milan, questa volta vestirà un ruolo diverso, ma allo stesso tempo importante”. Gattuso ha firmato un biennale e in conferenza ha detto: “Tre settimane fa, alla prima chiamata del Milan, avevo già parlato con altre squadre. Ci siamo trovati subito, Mirabelli sembrava Baresi perchè mi marcava a uomo. È stato bravo, anche se venivo da anni difficili in piazze complicate. Se oggi sono qua, i meriti sono di Fassone e Mirabelli. Contento ed orgoglioso di essere tornato a casa. In 13 anni ho vissuto tantissimo momenti, adesso mi aspetta un momento difficile. Dovrò trasferire ai ragazzi il dna Milan, cosa significhi indossare questa maglia. Voglio solo allenare i giovani, penso solo a questo. Poi penserò al mio percorso".  Per Gattuso non è un passo indietro: “Mi volevano 10 squadre, quindi non penso proprio lo sia. Negli ultimi anni, non ho mai avuto le condizioni per lavorare, qui invece è tutto perfetto. Non è un passo indietro, basta vedere semplicemente le strutture a mia disposizione. Questi anni mi serviranno per completarmi". L'ex centrocampista non vuol “fare le scarpe” a Montella: "Non facciamo il funerale in anticipo. Io gli auguro il meglio, perchè voglio che questa squadra vinca tutto con Montella. Voglio solo allenare la Primavera, non ho altro per la testa anche perchè non sono pronto per allenare la prima squadra. Non prendo nemmeno in considerazione questo pensiero. Montella è davvero bravo, i risultati parlano per lui. Non è un problema che mi si pone, voglio solo stare con i ragazzi. Ma conoscendo Montella, sicuramente non si preoccupa di me".  Tanti ex compagni l'hanno chiamato: “Qualcuno mi ha detto che sono scemo, altri mi hanno fatto i complimenti. Ma io non sono un calcolatore, io voglio provare emozioni e vivo alla giornata. Però non voglio fare nomi sui miei ex compagni. Ce ne sono tanti che indicherò ai miei ragazzi come esempi da seguire. Ho avuto la fortuna di giocare con Maldini, Costacurta, Albertini, punti di riferimento assoluti. Sono stati la fortuna del Milan per tanti anni. Bisogna saper tramandare questo spirito". Infine si parla di Donnarumma, Gattuso potrebbe convincerlo a restare: "C'è poco da convincere. Gigi è importantissimo già adesso e ancora ha 20 anni di carriera. L'unico consiglio che posso dargli è che diventare una bandiera vale più di qualche millione. Quando arriva il procuratore con un contratto importante, se sei giovane ti fai prendere. Ma so che Gigi ha una famiglia importante che lo sto aiutando a scegliere bene. Io avrei potuto fare contratti migliori in carriera, ma per me ha sempre vinto il cuore. Non siamo tutti uguali, spero però che il ragazzo possa restare".

Stefano Grandi


Tags: milan rino gattuso montella

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