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Milan, Galliani: Berlusconi felice, diamo tempo a Torres

20/10/2014 16:04

Milan, Galliani: Berlusconi felice, diamo tempo a Torres |  Sport e Vai

Fiducia in chi sta andando bene, come Honda, in chi sta vedendo premiati i frutti del lavoro, come Inzaghi, ma anche in chi come Torres ed El Shaarawy sta faticando a entrare nei meccanismi. Adriano Galliani è sempre più soddisfatto del suo Milan e si vede. Parla (poco) di calciomercato (“Ho ben in mente dove dobbiamo rafforzarci ma non ve lo dico”), si sofferma sull’efficacia del corso nuovo made in Inzaghi (“Siamo soddisfatti anche di lui. Ma si è percepito subito il cambiamento, fin dalla prima partita con la Lazio c’era un’atmosfera diversa e penso che l’abbiano capito tutti, in primis i tifosi. C’era un’aria buonissima. Sta facendo bene. Lo si vede dal gioco, dal numero di gol fatti e dall’atmosfera che c’è a Milanello. Lo vedete tutti”) ed esalta l’uomo del giorno. Cioè Honda: “E’ sempre stato un giocatore importante, essendo arrivato a gennaio non ha fatto la preparazione, doveva ambientarsi in un paese nuovo. Anche il grande Platini ci mise un po’ per diventare quello che poi è diventato. Ma senza paragonare Honda a Platini voglio dire che i giocatori stranieri, a volte, hanno bisogno di tempo per ambientarsi. Sta facendo un campionato fantastico. Ha fatto sei gol senza rigori e ha fatto gol anche nel trofeo TIM e in amichevole a Valencia. Erano partite vere. Sta facendo un filotto di gol impressionante. Il paragone con Tevez? Non voglio fare paragoni, è pubblicità comparativa. La svolta per Honda è stato lo schema di gioco. Lui è mancino e gioca a destra e Pippo è stato bravo a metterlo in campo in un certo modo e lui non aveva mai fatto quel ruolo. E lo sta facendo bene”.

LA DIFESA DEL FARAONE - Contento lui, contento Silvio. Anche Berlusconi si sta godendo questo Milan con le bollicine: “Assolutamente si. È soddisfatto del gioco e dell’insieme. È fondamentale la sua vicinanza, la sua presenza a Milanello tutti i venerdì. Ieri ha chiamato 10 minuti prima della partita Pippo per fargli l’in bocca al lupo. La vicinanza del presidente è uno degli elementi fondamentali del Milan a questo periodo. Le sue battute? C’è una grande coesione totale tra tutti. Il modulo è condiviso con il presidente. È vero che ho sempre detto che lo scudetto lo vince chi prende meno gol ma fare tanti gol è divertente”. Galliani difende anche Torres (“E’ appena arrivato, diamogli un minimo di tempo per ambientarsi”) e sostiene El Shaarawy: “Era già recuperato. Secondo me è perfetto perché sa fare la doppia fase. È uno dei nostri gioielli assoluti e uno stra titolare e lui lo sa. Adesso sta bene fisicamente e non ha detto niente di strano. L’imprecazione a fine gara era con se stesso. A differenza di 30-40 anni fa, oggi si possono leggere i labiali e ci sono anche molti più media che seguono il calcio. El Shaarawy e Honda sono due attaccanti esterni super perché sanno fare la doppia fase”. Poche parole sul mercato: “Non parlo del mercato. Suso è in scadenza di contratto e ci dirà se vorrà cambiare casacca o rimanere dov’è. Khedira andrebbe bene ma guadagna molto. È un giocatore importante ma non si sa se rinnoverà o meno con il Real e se non rinnoverà, chiede un ingaggio molto elevato. In uscita noi troviamo la possibilità ai giocatori di esser ceduti ma se non accettano le destinazioni non ci possiamo fare nulla. Al momento siamo in 26, il 27° è Montolivo e il 28° è Mastour. Siamo in eccesso di uno-due giocatori e non abbiamo gente fuori rosa”. L’ultima riflessione è sul decreto stadi: “L’opinione del Milan è quella espressa in assemblea ovvero che non si capisce come una società, che paga le tasse, paga l’IRAP e non si capisce perché si debba pagare anche per quello che succede fuori dagli stadi. Quello che succede dentro lo stadio è a carico della società con gli steward. Con questo nuovo criterio, chiunque ha bisogno di forza pubblica dovrebbe ricevere una fattura”.

Stefano Grandi


Tags: honda milan GALLIANI torres INZAGHI berlusconi el shaarawy

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