Milan, Berlusconi: Tutto ok con i cinesi, solo una proroga

MILAN BERLUSCONI CINESI - Titubanze, perplessità, tanti rinvii e incertezze per la cessione del Milan da Fininvest a Sino-Europe Sports. Una telenovela infinita con pochi protagonisti, visto che aleggia il mistero più assoluto sulla vera esistenza di imprenditori pronti a rilevare il 99% del club rossonero. Yonghong Li e la sua cordata non hanno chiuso l'affare per l'acquisizione della maggioranza del Milan, nonostante la caparra monstre di 200 milioni di euro sia stata già versata nelle casse del patron milanista.

Silvio Berlusconi però, non sembra essere preoccupato per l'ennesimo rimando, ma si dimostra piuttosto dispiaciuto per la vendita della sua creatura: "Per me cedere il club è a dir poco doloroso - afferma il presidente al quotidiano Il Tempo - , l'ho acquistato, fatto crescere e condotto ai trionfi europei più belli, e questo non è stato un investimento ma un vero e proprio atto d'amore. Capisco la preoccupazione dei tifosi, ma posso rassicurarli perchè qualora dovessero venire meno le condizioni indicate, il sottoscritto tornerebbe indietro senza esitazione".

Il Cavaliere ha fiducia nella buona conclusione dell'affare e si fida dei cinesi: "Non vedo perchè non dovrebbe andare in porto il closing. I cinesi ci hanno chiesto una breve proroga che noi abbiamo accolto.  Non c'è nulla di cui preoccuparsi, ed è anche normale visto che si tratta di un'operazione finanziaria molto complessa sia per il volume di denaro, che per le complesse leggi cinesi. La cordata cinese ha versato una caparra considerevole, a riprova della loro serietà. Questo è di fondamentale importanza per il club e per tutti i tifosi rossoneri. Consegnerò il Milan solo a chi lo saprà rendere unico e grande come ho fatto io".

Valter Spada