Mihajlovic si presenta al Toro: Lacrime e sudore come piace a me

“Qui ci sono orgoglio, lacrime e sudore come piace a me. Questo club mi assomiglia e non vedevo l’ora di lavorare. Qui nessuna paura, dobbiamo combattere”. E’ il giorno di Sinisa Mihajlovic che dopo l’avventura negativa al Milan si presenta al suo primo giorno da allenatore del Torino. Dovrà sostituire Ventura, diventato ct della Nazionale, e non sarà facile dopo il quinquennio di gioie con il neotecnico dell’Italia sulla panchina granata. Prova a incoraggiarlo il presidente Cairo: “E’ una buona occasione per fare un buon bilancio di questi 5 anni, con il nostro mister Ventura che ha lasciato il Toro per andare in Nazionale e per presentare Mihajlovic come nuovo allenatore. Siamo soddisfatti di quanto fatto in questi anni e ora non dobbiamo fermarci. Oggi ripartiamo con lui in panchina e con Petrachi che ormai è una costante, quasi 7 anni assieme. Ora l’obiettivo come sempre è fare le cose, non dirle e basta. Dobbiamo lavorare per fare e poi una volta fatto festeggiare”. Poi tocca a  Mihajlovic: “Ho chiesto al presidente di andare a Superga, perché gli Eroi non invecchiano mai e noi dobbiamo essere alla loro altezza ogni minuto che passeremo in campo”. Ai tifosi chiede sostegno: “Dobbiamo creare una certa sintonia, dobbiamo provare le stesse cose. Se gioiamo e soffriamo assieme allora potrà davvero essere una grande stagione”. Nessuna pregiudiziale sul modulo: “Non c’è un modulo preciso, dobbiamo trovare uno schema che sia adatto ai giocatori che abbiamo. Vediamo cosa faremo sul mercato. In carriera un solo modulo, quello con la difesa a tre, ma penso che anche voi vogliate cambiare dopo 5 anni. In generale dobbiamo avere tutti la voglia di sacrificarci e di soffrire”. L’obiettivo è qualificarsi per le coppe (“tutti uniti possiamo tornare in Europa. Faremo di tutto per andarci e certamente non ci tireremo mai indietro”) mentre sul mercato l’ex centrocampista fa catenaccio:  “Non sto a guardare i nomi, perchè in campo ci va la voglia e la fame. Non il nome, qui voglio solo gente che ha voglia di stare al Toro. Le mie squadre devono essere votate all’attacco, ma dovranno anche saper difendere bene. Dobbiamo prenderci dei rischi per vincere, perché a me piace giocare per i tre punti e non per non perdere”.