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Mihajlovic, lo “zingaro orgoglioso” che provoca citando popolo e padroni

23/09/2017 10:17

Mihajlovic, lo “zingaro orgoglioso” che provoca citando popolo e padroni |  Sport e Vai

Le partite indubbiamente le sa caricare, anche se a modo suo. Sinisa Mihajlovic non da oggi è uno spettacolo in conferenza stampa, più che in panchina forse. Le sue vigilie in sala stampa sono sempre feconde di citazioni e di frasi ad effetto. Già ai tempi della Samp, quando prese in prestito nientemeno che Kennedy ("Non chiediamoci cosa può fare la Samp per noi, ma noi per la Samp. Gli uomini vincenti trovano sempre una strada... i perdenti una scusa") per poi passare a Che Guevara prima del derby Samp-Genoa ("Bisogna pagare qualunque prezzo per il diritto di mantenere sempre alta la nostra bandiera") a Dante, a Orazio, a Churchill. Ieri per presentare il derby col Torino s'è rifugiato in Walt Disney (“se puoi sognare fallo”) ma ha anche fatto ricorso a luoghi comuni: “Questo è lo scontro tra la passione e la ragione, tra i colori e il bianconero, tra il popolo e i padroni”. Come se il bianco e il nero non fossero colori. E riprendendo una dicotomia vecchia e superata come quella tra il popolo e i padroni. Era dal 1993 che la Juventus e i granata non si trovavano entrambe fra le prime 5. E Sinisa ha acceso la vigilia a modo suo. Anche “minacciando” i tifosi bianconeri in caso di cori razzisti. Non si dimentica infatti quanto accadde l'anno scorso. Volarono parole forti dentro lo stadio e fuori con il tecnico granata che disse: “Si parla tanto di razzismo, ma razzismo non è solo bianco o nero: quando si urla 'zingaro' o 'serbo di di m...' nessuno dice nulla. Anche quello è razzismo. Ma purtroppo questa è l'Italia...Comunque, quelli che mi chiamano 'zingaro' possono anche venire da me a dirmelo in faccia. Non ho nessun problema. Abito a Principe di Piemonte, vengano a dirmelo in faccia. Vediamo se hanno le palle”. E due giorni dopo ribadì: “Rimango orgoglioso di essere serbo e zingaro di m…., ma sto bene in Italia e sono contento di vivere qui. Mi guardo allo specchio con serenità a differenza di altri”. Stasera Juve-Toro è anche il derby di Sinisa, lo “zingaro orgoglioso”. Niente cori, speriamo, dagli spalti. Ma se possibile anche niente banalità come popolo e padroni. La politica è altrove, il calcio è qui e ora.

Stefano Grandi


Tags: juventus torino mihajlovic

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